Péter Esterházy

Péter Esterházy (1950-2016), discendente da una delle più nobili e antiche famiglie aristocratiche ungheresi, è autore di numerosi romanzi: in Italia Garzanti ha pubblicato I verbi ausiliari del cuore (1988), Il libro di Hrabal (1991), La costruzione del nulla (1992) e Lo sguardo della contessa Hahn-Hahn (1995); ma è con Harmonia Cælestis (Feltrinelli, 2003) che ha riscosso un grandissimo successo internazionale. Con quest’opera ha vinto il Premio ungherese per la Letteratura e il Premio Sándor Márai nel 2001, il Premio Grinzane per la narrativa straniera nel 2004 e il Premio speciale della giuria Città di Bari nel 2006. Esterházy ha anche vinto il Premio per la pace dei librai tedeschi nel 2004 e il Premio letterario internazionale Pablo Neruda nel 2006. Feltrinelli ha pubblicato in seguito L’edizione corretta di Harmonia Cælestis (2005), Una donna (2008), Non c’è arte (2012) e Esti (2017).

Péter Esterházy

Esti di Péter Esterházy

Un’autobiografia suddivisa in settantasette storie.  Il nome del protagonista è Esti. È così che i compagni  di università chiamavano Esterházy. Esti come  il personaggio inventato dal grande scrittore ungherese Dezso˝ Kosztolányi. E…

In ricordo di Péter Esterházy

In ricordo di Péter Esterházy

Péter Esterházy, uomo coltissimo, discendente di una delle più antiche e importanti famiglie nobiliari ungheresi, è stato uno dei più importanti scrittori europei. Le sue opere sono state tradotte in oltre 20 lingue. Il ricordo di Inge Feltrinelli.

A Esterhazy il Premio Internazionale Masi Grosso d'Oro Veneziano

La Fondazione Masi ha attribuito a Peter Esterhazy il Premio Internazionale Grosso d'Oro Veneziano

Péter Esterházy vincitore del Premio Grinzane - Beppe Fenoglio

Péter Esterházy è il vincitore della II edizione del "Premio Grinzane - Beppe Fenoglio" per la sezione narrativa. Il Premio è dedicato all'impegno civile e alla letteratura dei conflitti.

A Péter Esterházy il Premio Letterario Internazionale Pablo Neruda

Péter Esterházy è il vincitore della III edizione del Premio Letterario Internazionale Pablo Neruda, organizzato dall'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", in collaborazione con la Regione Campania e l'Ambasciata del Cile in Italia.

Péter Esterházy: Sogno d'essere frivolo

Il discorso di Péter Esterházy alla chiusura della Fiera di Francoforte. Lo scrittore ungherese, autore di Harmonia caelestis, ha ricevuto il Premio della Pace dei librai tedeschi.

A Péter Esterházy il Premio per la pace dei librai tedeschi

Lo scrittore ungherese sarà insignito quest’anno del prestigioso ‟Friedenspreis des Deutschen Buchhandels” per come ha saputo accompagnare con la sua opera letteraria i rivolgimenti nell’est Europa
Esterházy, il sangue e la lezione di Márai. Un’intervista

Esterházy, il sangue e la lezione di Márai. Un’intervista

‟Lo scrittore solitamente scrive e invece gli si chiede sempre più spesso di parlare. Non è molto normale e credo che non porti a niente di buono”. Ungherese, rampollo di una potente famiglia di aristocratici spodestata dallo stalinismo, ex matematico ed ex calciatore, Péter Esterházy è scrittore che ama i paradossi. Niente di strano, dunque, che inauguri una conferenza con questa lapalissiana riflessione sulla contraddizione in termini degli scrittori che parlano.

Da astronauta a scrittore. Intervista a Péter Esterházy

Nell’estate del ‘67 Péter Esterházy scoprì che nella vita non sarebbe diventato astronauta ma scrittore. Nel 1967 aveva 17 anni. ‟Mi resi conto all’improvviso che realtà e finzione mi si confondevano, non c’era quasi differenza tra le parole e i fatti, per me una parola era non meno reale della realtà. Non che mi sentissi uno scrittore nato, al contrario. A scuola ero il primo della classe, ma in ogni materia c’era qualcuno più bravo di me, anche in letteratura. Si chiamava Stefan Scheu, faceva sempre i discorsi più belli, immagino che sia assessore alla cultura in qualche piccola città. Insomma scrivere mi creava dei problemi, cosa che può anche essere considerata un buon segno. La prima volta che mi era toccato raccontare una gita scolastica era stato un dramma, dovetti chiedere aiuto a mio padre, che aveva come si dice una buona penna. Quell’estate a scuola ci fu una novità. Per l’ultimo compito in classe prima delle vacanze ci fu data la possibilità di scegliere tra un tema e una storia inventata. Io scelsi la seconda perché il minimo di pagine richieste era cinque, mentre per il tema erano dieci. Ho ancora quel testo - irrimediabilmente mediocre - eppure per me quella storia fu una scoperta. Trattava di un poeta del 19esimo secolo, e tra i personaggi c’era una cuoca, mi ricordo ancora la straordinaria sensazione di potenza che mi dava decidere se sarebbe stata grassa o magra, sciatta, sudata, se avrebbe avuto seni grandi o piccoli. Provai la gioia della creazione, dio si deve sentire un po’ così”.

La mia Europa tradita dai giovani. Intervista a Péter Esterházy

Lo scrittore ungherese riceve alla Fiera del Libro di Francoforte il Premio della Pace assegnato dall’Unione dei librai tedeschi. La consegna del premio avverrà domenica 10 ottobre in forma solenne nella Paulskirche, luogo sacro alla memoria tedesca: fu qui infatti che fra il 1848 e il 1849 i rappresentanti della Federazione germanica si riunirono per dare una costituzione al Paese. Istituito nel 1950, il Friedenspreis vanta nella sua storia alcuni fra i nomi più importanti di scrittori e intellettuali tedeschi ma non solo, come Albert Schweitzer (’51), Hermann Hesse (’55), Karl Jaspers (’58), Max Frisch (’76), Octavio Paz (’84), Amos Oz (’92), Mario Vargas Llosa (’96). Con il disincanto che gli è proprio, Esterházy commenta: "Si tratta di uno dei più importanti premi in Europa, un riconoscimento che può essere inteso anche come un sostegno per il proprio lavoro. Anche se purtroppo, nel lavoro quotidiano, nella scrittura quotidiana non c’è premio che possa aiutare, per quanto grande".

La cultura ungherese in luce. Intervista a Péter Esterházy

Lo scrittore ungherese Péter Esterházy sarà insignito quest'anno del Premio per la Pace dei Librai Tedeschi per il modo come ha saputo accompagnare con la sua opera letteraria i rivolgiment nell'est Europa.
La cerimonia del conferimento del prestigioso riconoscimento tedesco si terrà in margine alla Fiera del Libro di Francoforte il 10 ottobre nella Paulskirche.
Il cinquantatreenne scrittore magiaro - è detto nella motivazione del Premio - ha descritto con dolore e ironia nei suoi romanzi la distruzione dell'Europa durante le dittature comuniste e la "resurrezione"del continente con i rivolgimenti dell'anno 1989.
Con la sua opera ha guidato il suo paese nel centro dell'Europa.
Esterházy è il 55esimo scrittore a ricevere il Premio dotato di 15.000 euro. Lo scorso anno andò alla collega americana Susan Sontag. Altri premiati sono stati Jorge Semprun, Mario Vargas Llosa, Yaser Kemal, Martin Walser, Jürgen Habermas.
Nato nel 1950 a Budapest, Esterházy è un rappresentante della generazione postmoderna della letteratura ungherese. Il suo romanzo principale è Harmonia Caelestis, uscito nel 2000, nel quale racconta la storia di una famiglia. Per questa cronaca incosueta, che ha dominato per mesi le classifiche dei bestseller in Ungheria, Esterházy ha ricevuto molti premi.
Lo scrittore proviene da una antica famiglia aristocratica ungherese che nel 1948, dopo l'arrivo al potere dei comunisti, fu espropriata di tutti i suoi beni e deportata.
La giuria del Premio per la Pace Tedesco ha peraltro definito Esterházy il "più giovane dei joyciani", alludendo al famoso autore irlandese dell'Ulisse, di cui, in questi giorni, è stato celebrato il centenario "creativo". Le peregrinazioni di Ulisse, infatti, sono datate 16 giugno 1904.