Carlo Ginzburg

Carlo Ginzburg (Torino, 1939) ha insegnato all’Università di Bologna, alla UCLA (University of California, Los Angeles), alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato numerosi libri tra cui, presso Einaudi, I benandanti (1966), Il formaggio e i vermi (1976), Indagini su Piero (1981), Miti emblemi spie (1986), Storia notturna (1988), Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri (1991, ristampato con aggiornamenti presso Feltrinelli nel 2006) e, presso Adelphi, Paura, reverenza, terrore. Cinque saggi di iconogra a politica (2015), Nondimanco. Macchiavelli, Pascal (2018). Presso Feltrinelli ha pubblicato inoltre Occhiacci di legno (1998, Premio Viareggio), Rapporti di forza (2000), Nessuna isola è un’isola. Quattro sguardi sulla letteratura inglese (2002), Un dialogo (con Vittorio Foa; 2003), Il filo e le tracce. Vero falso finto (2006), Tre figure. Achille, Meleagro, Cristo (con Catoni, Giuliani, Settis; 2013). Nel 2010, all’Accademia dei Lincei, gli è stato conferito il Premio Balzan. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue

Tre figure di Maria Luisa Catoni, Carlo Ginzburg, Luca Giuliani, Salvatore Settis

Per una serie di circostanze imprevedibili le immagini di Achille, Meleagro e Cristo, usate e riusate per secoli, s’intrecciarono, sovrapponendosi. Che cosa spiega la loro ibridazione, la loro persistenza, la loro migrazione attraverso il tempo e lo spazio? Quanto contarono, nella fortuna di queste…

Carlo Ginzburg: Le terribili astuzie della Mandragola

Carlo Ginzburg: Le terribili astuzie della Mandragola

Carlo Ginzburg ha ricevuto il premio Salento alla carriera. Lo storico ha dedicato il riconoscimento ad Adriano Sofri. Riproduciamo il discorso pronunciato da Ginzburg su Machiavelli.
Un dialogo lungo quarant'anni Ginzburg racconta Sofri

Un dialogo lungo quarant'anni Ginzburg racconta Sofri

Si conobbero alla Normale e il loro legame è durato rafforzato dalle avversità e nutrito dalle divergenze. La comunicazione tra noi è rapida: come i matti che si scambiano i numeri delle barzellette e ridono. La sua battaglia contro il terrorismo di sinistra risale a un periodo in cui Lotta Continua esisteva ancora.