Kurt Vonnegut

Kurt Vonnegut (Indianapolis, 1922 - New York, 2007) nacque in una famiglia colpita dalla Grande Depressione del ’29. Nel 1940 si iscrisse a biochimica all’università, poi andò sotto le armi e da prigioniero dei tedeschi assisté al bombardamento di Dresda. Tornato in America, ha studiato antropologia e ha fatto vari lavori fra cui il cronista, nello stato di New York. Esordisce come scrittore nel 1950 e pubblica il suo primo romanzo, Piano meccanico, nel 1952. Membro dell’American Academy and Institute of Arts and Letters, è considerato uno dei massimi scrittori di fantascienza e uno dei maggiori autori americani. Con Feltrinelli ha pubblicato: Mattatoio n. 5 (2003), da cui è stato tratto il film di Roy Hill nel 1972, Ghiaccio-nove (2003), Un pezzo da galera (2004), Barbablù (2007), Guarda l’uccellino. Racconti inediti (2012), Perle ai porci (2015), Il grande tiratore (2019) e, nella collana digitale Zoom, Da tutte le strade si alzeranno lamenti (2012).

Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut

Vonnegut, americano di origine tedesca accorso in Europa, con migliaia di altri figli e nipoti di emigranti come lui, per liberarla dal flagello del nazismo, batté lande tedesche coperte di neve che il suo piede non aveva mai calcato. Fatto prigioniero durante la battaglia delle Ardenne, ebbe la ve…

Umberto Eco: L'anti-utopia di Vonnegut

Umberto Eco: L'anti-utopia di Vonnegut

Una quindicina di giorni fa è morto un amico, Kurt Vonnegut. Aveva ottantacinque anni, ma al giorno d'oggi si poteva vivere ancora un poco, e sono molto triste.

Vonnegut, coscienza d’America

Dresda, 14 febbraio 1945. Un gruppo di bambini si avvia ad una festa in costume... d’un tratto squadre di aerei comparse dal nulla fanno cadere sul centro una pioggia di bombe. Pochi minuti e non esistono più né i bambini né centomila loro concittadini.

Morto Vonnegut, il pacifista di Mattatoio n. 5

In questi anni di guerra in Iraq, Kurt Vonnegut, anche attraverso i suoi interventi, era tornato d'attualità e i giovani lo hanno riscoperto facendone nuovamente una bandiera.

Vonnegut, maestro della porta accanto

‟Come scrittore Kurt è stato la cosa più vicina che noi americani abbiamo avuto a Voltaire”, ha commentato l’amico Tom Wolfe.

Addio Kurt Vonnegut, esorcista dell’orrore

Vonnegut è stato con Philip K. Dick e J.G. Ballard il più grande rappresentante, e il romanzo post-moderno, tra narrativa e saggistica, tra tragico e comico, tra Europa (la sua famiglia era di solida origine tedesca) e Usa.

Dio la benedica signor Vonnegut

Quando Kurt Vonnegut appare sulla pagina, presentandosi con i propri connotati e destituendo il narratore della sua identità altra e fittizia, è per disorientare il lettore.

Kurt Vonnegut, il mondo è assurdo

Furono gli orrori della guerra a ispirargli Mattatoio n. 5 il suo romanzo più celebre. A chi gli chiedeva come continuasse a sorridere sull’assurdità del mondo, spiegava che la risata è una risposta fisiologica, come le lacrime.

L'addio di Kurt Vonnegut alla vita

Come scriveva tempo fa John Irving in un suo sentito ritratto, c'è da essere sicuri che ogni qual volta Kurt Vonnegut si sentì affibbiare l'epiteto di luddista, scuotendo i riccioli chiari riuscì a stento a trattenere un sorriso compiaciuto sotto i baffi.

Vonnegut è un marziano che balla il valzer con Céline

Chissà quante cose avrete letto in materia di coazione allo shopping e simili. Ecco come Vonnegut riassume la questione: ‟Come tanti altri americani, cercava di costruirsi una vita che avesse un senso con le cose che trovava nei negozi di regali”…

Dio la benedica signor Vonnegut!

Lo zio Kurt è tornato. Due libri assolutamente necessari per comprendere il nostro tempo: Mattatoio N. 5 e Ghiaccio-Nove. Discutere, commentare, aggiungere parole a questi due purissimi capolavori della letteratura è impresa impossibile...

Provaci ancora Kurt. Vonnegut!

Vonnegut è uno di quei pedicelli (parola che piacerebbe all’ottantunenne scrittore) che tra la fine degli anni Cinquanta e i Sessanta presero a disturbare la superficie della letteratura e della società americana...
Animali molto malleabili. A colloquio con Kurt Vonnegut

Animali molto malleabili. A colloquio con Kurt Vonnegut

‟Be’, per la verità la fantascienza si occupa del passato. Il passato è così straordinario che gli scrittori di fantascienza cercano come chiunque altro di occuparsi del presente o del passato e quella dell’occuparsi del futuro è solo una pretesa. Immagina un pianeta dove alcune creature abbiano sequestrato buona parte delle altre creature e le abbiano fatte lavorare per tutta la vita. Be’, è proprio quello che è successo da noi per un centinaio di anni. E supponi che ci sia un pianeta dove qualcosa è andato storto nell’atmosfera, tanto che i ghiacci si sono sciolti e i mari sono più profondi di un. metro e mezzo e hanno sommerso buona parte del territorio italiano e di New York City. È esattamente quello che succederà nel giro dei prossimi 25 anni, dico 25 anni, e così, sì, tutto quello che facciamo è occuparci del passato o del presente perché non c’è bisogno di andare al di là del punto dove siamo arrivati con la tecnologia per produrre cambiamenti straordinari nelle nostre vite.”