Michele Serra: Quei nazisti così maleducati

05 Maggio 2004
È il momento d´oro degli intellettuali désengagés. Abitano la Rive Droite, ma non per una questione di principio (i désengagés evitano accuratamente le questioni di principio). Puro decoro immobiliare. Il loro campione è Sergio Romano, che sul ´Corriere´ è riuscito (capolavoro!) a commemorare l´8 settembre parlando del 7 e del 9, cioè di quelli che l´8 marcarono visita e preferirono non schierarsi. Né con Tremaglia né con Parri, il concetto di Patria non è una somma, è una sottrazione, è la disinfestazione ideologica della nostra storia. Igienisti praticanti, i désengagés sognano un´Italia sterilizzata dal virus delle passioni. Una Repubblica all´Amuchina, un paese Napisan.
Nel 1943 c´erano in giro, si sa, tutti quei fascisti e quei comunisti, e un sacco di mitragliette, camionette, bombardieri, sirene d´allarme. Un dannato fracasso, e tutta quella gente, dio mio, che alzava la voce, italiani rozzi e passionali, ingenuamente convinti che una guerra mondiale, qualche milione di morti, il nazifascismo, la persecuzione degli ebrei e altri deplorevoli inconvenienti fossero un pretesto sufficiente per schierarsi da una parte o dall´altra. Schierarsi, che volgarità!
Il primitivismo delle passioni spingeva questi ingombranti fanatici a credere in una ragione e in un torto: purtroppo, il pensiero désengagé non era ancora abbastanza plasmato da spiegare al popolaccio che ragione e torto sono concetti fallaci.
Ci sono le ragionette e i tortini, questo magari sì. Giudiziosamente illustrati dagli editorialisti super-partes, i quali, ne avessero avuto l´occasione, dopo essersi ben pettinati si sarebbero affacciati alla finestra, quell´8 di settembre, dicendo più o meno così: "Ragazzi, attenzione che qualcuno potrebbe farsi del male. Calmatevi, vivaddio. Certo, il nazismo è stata una cosa veramente maleducata, il fascismo poteva evitare di essere una dittatura e accontentarsi di essere uno spassoso fenomeno di costume, e una guerra mondiale, se non altro per il disordine e la sporcizia che lascia in giro, disturba parecchio. Ma fate come me: una buona tazza di the, due chiacchiere a bassa voce, e capirete che nessuna ragione e nessun torto possono giustificare tanta animosità...".
Tipico esercizio di stile dei désengagés è spalmare abilmente le responsabilità individuali e politiche lungo uno strato di storia così lungo da renderle una pellicola inconsistente. Mussolini salì al potere anche per le colpe dei partiti democratici litigiosi, i partiti democratici litigiosi erano litigiosi per colpa della fragilità dello Stato unitario, lo Stato unitario era fragile per colpa del Risorgimento incompleto, il Risorgimento era incompleto per colpa del papismo e dell´antipapismo, i papisti erano papisti e gli antipapisti antipapisti per colpa di Napoleone, Napoleone era basso di statura per colpa di sua mamma che lo trascurava, sua mamma era stronza per colpa di un fidanzato libertino, il fidanzato era libertino per colpa del Settecento, il Settecento è la tipica reazione al Seicento e così via fino alla guerra del fuoco, combattuta dai trogloditi per assoluta mancanza di cultura bipartizan.
E oggi: tra Berlusconi e i suoi oppositori, il désengagé scuote il capo e indica a tutti, come antidoto, il proprio metodo virtuoso. Stare nel mezzo e scansarsi rapidamente quando partono le sberle. E sgridare chi le prende in faccia perché la faccia era al posto sbagliato.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …

La cattura

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di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia