Vittorio Zucconi: Ultimissime sul sesso

19 Maggio 2004
Come talvolta accade in questo spazio dedicato a racconti di storie strampalate ma vere, siamo costretti per una settimana a cambiar genere per rispettare l'imperativo morale della divulgazione scientifica. La scoperta riguarda il sesso e per questo facciamo precedere lo scritto dal consueto avvertimento di allontanare dalla pagina i minori di un anno e i maggiori di 95 anni, i soli cittadini che ancora non sappiano niente di eros o se ne siano felicemente dimenticati. Uno studio americano, dunque importante perché qualunque cretinata scritta in inglese sembra sicuramente più autorevole di una cosa intelligente scritta in dialetto irpino, ci informa di un fatto conturbante e inedito: uomini e donne sono fatti diversamente. A questa rivoluzionaria conclusione, sulla quale potranno svilupparsi in futuro grandi dibattiti pubblici e soprattutto forti scambi di idee privati, sono arrivati gli studiosi arruolati dalla farmaceutica Pfizer, che per 8 anni, e con sostanzioso dispendio di fondi hanno tentato di capire se la pillolina blu detta "Viagra" potesse funzionare anche sulle femmine e così raddoppiare di colpo il fatturato dell'azienda. No- nostante i loro sforzi, generosi finanziamenti e l'intensa somministrazione di Viagra a scimmie, porcelline, cagnette e cavie umane, i ricercatori hanno dovuto arrendersi. Sulle femmine il Viagra ha lo stesso effetto erotico di un dibattito sul campionato di calcio. La differenza va ben oltre quei dettagli già abbastanza conosciuti e visibili in qualunque esposizione di scultura classica fuori dai confini del Vaticano, ma sta nella "amygdala", ghiandola a forma appunto di mandorla che nel cervello maschile reagisce con fulminea rapidità alla visione di ogni talk show televisivo nel quale, accanto ad alcuni vecchi gufi, l'astuto conduttore faccia comparire anche una soubrettona o una modella scelta con cura perché non abbia niente da dire, ma in compenso abbia molto da mostrare. I maschi, grazie a questa "amygdala" che scatena l'ipotalamo, che a sua volta mette in agitazione tutto il resto dell'impianto idraulico, reagiscono agli stimoli visivi di dettaglio e traggono dal farmaco il desiderato effetto. Una scoperta che negli ambienti dei senati accademici come dei bar della stazione viene sovente riassunta in formule come "l'Adalgisa ha un gran bel sedere". Ma questa "amygdala", alla quale si deve la ricca produzione di minigonne, abiti con spacchi da bordello thailandese, tanga, minikini, tivedoenontivedo, spandex, pare essere piuttosto pigra o indifferente nelle femmine e, se eccessivamente stimolata da mariti, fidanzati, partner con camicia aperta sul petto per mostrare muscoli e deltoidi, può scatenare quel diffuso e finora incurabile disturbo femminile conosciuto come "questa sera ho mal di testa". Le femmine della specie tendono a giudicare l'individuo di sesso opposto nella sua totalità, il fisico certamente, ma dalla testa ai piedi, la personalità, la capacità relazionale, le "vibrazioni" subliminali che da lui sprigionano e anche l'odore. L'amygdala al femminile si accontenta per disperazione, non per influenza biochimica da pilloline. Dunque il diverso atteggiamento di maschi e femmine non è "culturale", ma "naturale" secondo i delusi missionari del Viagra. In altri tempi, meno scientificamente evoluti e sofisticati del nostro, la scoperta che i maschi tendono a utilizzare per la propria libido il raffinato principio del "basta che respirino", mentre le femmine sono un pochino più selettive, sarebbe stata catalogata tra le scoperte dell'acqua calda che una qualsiasi classe mista di ginnasiali avrebbe potuto condurre e confermare gratis. Ma oggi siamo tutti sudditi fedeli e onnivori dell'impero delle statistiche e delle pseudoricerche. Qualsiasi sciocchezza deve avere la stampella della parola magica, "ricerca" , per essere venduta al pubblico, come la celebre indagine condotta (sempre in America) per stabilire come mai tanti teen-agers praticassero il sesso. Fornì una risposta costata 250 mila dollari, e divenne una pietra miliare nella storia della scienza e della sessuologia: "Lo facciamo perché ci piace" rispose l'84% degli interrogati. Dunque, grazie al "Viagra", ora sappiamo perché la tv italiana pubblica come privata, fatta da maschi per maschi anche quando finge di celebrare le donne o ne esibisce qualcuna per scaricarsi la coscienza, non faccia mai mancare qualche vaso da fiori sculettante, qualche "stimolo visuale" in minigonna o spacco ascellare. In diretta con l'amygdala, scientificamente parlando.

Vittorio Zucconi

Vittorio Zucconi (1944-2019), giornalista e scrittore, è stato condirettore di repubblica.it e direttore di Radio Capital, dove ha condotto TG Zero. Dopo aver cominciato nel 1963 come cronista precario a …