Lowry e il musicista che invoca Dio

14 Luglio 2004
Nel 1963, quando Alberto Arbasino, gli chiedeva quali fossero i suoi autori contemporanei, Testori aveva risposto: "In letteratura l'ultimo grande libro che ho letto è Sotto il vulcano di Lowry". Che sia uno dei capolavori del Novecento è un dato ormai assodato, anche se l'autore britannico non è stato ancora riscoperto dalle nuove generazioni di lettori. Potrebbe essere ora la volta buona per una definitiva consacrazione anche in Italia, visto che Feltrinelli pubblica un bellissimo volume tutto dedicato alla personalità e all'arte del grande scrittore, morto nel 1957 a soli 48 anni, dopo aver pubblicato in vita solo due romanzi, Ultramarina e appunto quel gran capolavoro che è Sotto il vulcano. Usciranno poi due raccolte di racconti, tra le quali Ascoltaci, Signore che Felrinelli dovrebbe ripubblicare in economica vista la bellezza del testo e soprattutto della parte finale, con il racconto Il sentiero per la sorgente della foresta, che mette a fuoco la grande tensione metafisica che anima questo scrittore. Il protagonista del racconto, un musicista, dilaniato tra contraddizioni e perplessità, progetta di scrivere una sinfonia. A Dio chiede l'aiuto per trovare un ordine in questo suo progetto e lo fa nella forma di un'accorata preghiera: "Caro Signore Iddio ti prego di autarmi a ordinare questo lavoro, per orribilmente caotico e peccaminoso che sia, affinchè risulti accettabile ai Tuoi occhi". La potenza con cui spiega come dovrà essere la sinfonia è assoluta: "Tumultuoso dev'essere e tempestoso, lampeggiante e tuonante e risuonante della Parola di Dio, carico di speranza per l'uomo, nonché pieno di equilibrio e tenerezza e compassione e allegria, e tuttavia grave".
È un libro composito, questo, che nella prima parte propone una serie di primi racconti dello scrittore, tra cui spiccano una prima versione, un frammento, del grande romanzo che ha consacrato Lowry, oltre all'ultimo testo, scritto prima di morire, il racconto lungo Caustico lunare, una novella che descrive le sue esperienze in un ospedale psichiatrico. Nelle sezioni successive riporta tutta una serie di ritratti e di testimonianze, oltre ad un'ottimo e utilissimo saggio, parte della tesi di laurea scritta da una religiosa, suor Agnes Cecilia, che insegna letteratura inglese all'Università di Ottawa. Emergono dal libro alcuni aspetti singolari dei temi trattati dallo scrittore, a partire da quelli legati alla simbologia, quella del giardino e quella della ruota. Quest'ultima, secondo la dottoressa Nyland (Suor Agnes Cecilia) rappresenta "la ruota luminosa e il modello del pensiero di Lowry, modello della vita stessa e di ogni rapporto umano". Del resto aggiunge che per lui, quello che definisce "sublime macchinario celeste" rappresenta "il movimento verso l'infinito oltre all'eterna ricerca dell'uomo".

Malcolm Lowry

Malcolm Lowry, nato a Birkenhead, in Inghilterra, nel 1909, da una ricca e morigerata famiglia di commercianti metodisti, nutrì da subito la passione per la vita di mare e per …