Michele Serra: AAA. Lupo Solitario cercasi

01 Settembre 2004
Con la morte prematura di Luciano Liboni, detto Lupo Solitario, i media italiani sono costretti a fare i conti con una vera e propria emergenza. Liboni, come caso dell'estate, ha molto deluso: si contava su una latitanza che durasse almeno fino a Ferragosto, con qualche sparatoria intermedia e un'intervista con Paolo Crepet sulla spiaggia di Castiglioncello. Invece, il Liboni si è lasciato abbattere quasi subito, per giunta in assenza di telecamere, lasciando giornali e tg in gravi difficoltà. Per correre ai ripari, nelle redazioni si stanno nervosamente compulsando gli elenchi dei possibili nemici pubblici sostitutivi.
Saro Pelosi detto Lupo Solitario È uno dei killer più feroci di Cosa Nostra. È l'unico che riesce a uccidere strangolando, accoltellando, crivellando di pallottole, incaprettando, sciogliendo nell'acido e buttando il corpo in una colata di cemento, operazioni che compie contemporaneamente su ogni vittima. Da 15 anni vive in Australia dove ha aperto un negozietto di alimentari, sotto falso nome: Jim Jones detto Lupo Solitario. Se nessuno gli rompe i coglioni, può anche darsi che se ne resti laggiù senza dare fastidio, ma una troupe del Tg 5 lo ha già individuato e sta cercando di convincerlo a tornare in Italia per pagare i suoi debiti con la giustizia e con la tv, possibilmente dopo uno scontro a fuoco con i carabinieri.
Gino Brembilla detto Lupo Solitario Deputato della Lega, nelle risse parlamentari si è conquistato la fama del duro riuscendo a vomitare ripetutamente sui banchi dell'opposizione. Nei giorni di maggiore vena politica, è in grado anche di lanciare le sue feci. Per rendere più efficace la sua attività parlamentare mangia solo trippa e cavoli. Nativo di una valle laterale della montagna bresciana, chiusa al traffico dal Medioevo in seguito a una grande frana, ha favorito il gemellaggio con le comunità appalachiane che sparano ai turisti. In coerenza con il suo motto, 'Mogli e buoi dei paesi tuoi', ha sposato sua sorella Gina. Ha presentato un progetto di legge contro i finocchi, illustrandolo in aula a gesti per supplire alle sue difficoltà verbali.
Abdul Yussuf detto Lupo Solitario Crudelissimo e astuto, ha iniziato la sua carriera criminale truffando i clandestini: li costringeva a traversare il Mediterraneo, partendo dalle coste libiche, stipati a decine sul suo materassino di gomma, raccontandogli che i viveri erano sottocoperta. È stato smascherato da una famiglia di curdi: aveva garantito l'arrivo in un paese meraviglioso e invece li ha portati a Barletta. Braccato dalle guardie costiere di mezzo mondo, ha dovuto cambiare ramo, passando a un'attività delinquenziale più efferata: organizza voli charter per i villaggi turistici del Mar Rosso.
Bachisio Puddu detto Lupo Solitario È l'ultimo bandito della Barbagia. Novantunenne, vive nascosto nei giardini pubblici di Orgosolo, accanto al Municipio, accudito con affetto dalle impiegate comunali. La sua latitanza iniziò nel 1931, quando si diede alla macchia dopo avere rubato un maialino, uno spiedo e due sacchi di carbonella. Da allora vive di furti di bestiame e di attrezzi da cucina all'aperto. Non lo cerca più nessuno da quando il suo fascicolo giudiziario è stato allegato a una tesi di laurea sulla gastronomia barbaricina.
Gisella Cornaglietti detta Lupo Solitario Casalinga di Piacenza, ha ucciso il marito che voleva impedirle di partecipare a "Velone extra large”, concorso tv per donne anziane obese. Poi si è lanciata lungo l'autostrada per Rimini: la polizia ha disseminato il percorso di posti di blocco, ma non è facile individuarla perché Gisella non ha la patente e si sta spostanto a piedi. Per fortuna degli inquirenti, lascia la traccia del suo telefonino: mentre cammina verso la Romagna si sta iscrivendo a tutti i concorsi possibili, compresi quelli canini. Per attirarla in trappola, le forze dell'ordine contano molto sulle telecamere degli autogrill: ogni volta che ne vede una, Gisella si trucca, saluta con la mano e comincia cantare ‟Piccolo grande amore”.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia