Michele Serra: Sgravi fiscali. La Brunetta dalle cinque vite

03 Dicembre 2004
Con il taglio delle tasse l'Italia è cambiata. Il professor Renato Brunetta (un nome d'arte da economista classico, ispirato alla Brunetta dei Ricchi e Poveri) ha voluto simulare personalmente gli effetti della riforma fiscale.

Reddito minimo.
Brunetta ha finto di essere una vedova con la pensione minima. Recatosi alle Poste, avrebbe dovuto riscuotere la stessa cifra di sempre, esentasse come prima.
Ma grazie all'assenza degli impiegati postali, licenziati per ridurre la spesa pubblica, ha potuto agevolmente scavalcare il bancone e afferrare parecchie manciate di banconote, dopo una breve colluttazione con altri anziani dai riflessi meno pronti. Bilancio altamente positivo: si introduce tra i pensionati il concetto di concorrenza, vero motore dell'economia. I più meritevoli possono riuscire a prelevare dalle casse delle poste fino al quadruplo della loro pensione.
I soccombenti impareranno la lezione e prenderanno il porto d'armi.

Reddito medio-basso.
Travestito da casalinga, Brunetta ha deciso di investire il suo sgravio fiscale (114 euro all'anno) dando la scalata alla Telecom, secondo i sani principi del capitalismo diffuso. Acquistate dieci azioni, con il resto si è comperato due etti di taleggio e si è recato all'assemblea annuale degli azionisti. Tronchetti Provera, dopo avere chiesto come mai c'era quel disgustoso odore di formaggio, si è complimentato con la nuova socia e le ha comunicato che le sue dieci azioni, assieme a quelle di altri due milioni di gonzi, avrebbero fatto parte del portfolio di 20 milioni di azioni che gli servivano per accaparrarsi anche la Omnitel, far fuori Moratti dall'Inter e comperare una Aston Martin col cambio sequenziale. Nei suoi appunti, raccolti frettolosamente da terra mentre Tronchetti lo faceva malmenare e umiliare dalle guardie del corpo, Brunetta sottolinea l'importanza della partecipazione dal basso.

Reddito medio.
Qui il calo delle aliquote comincia a farsi consistente. Brunetta ha vissuto per una settimana come una professoressa di educazione fisica che incrementa il bilancio familiare dando ripetizioni private di piegamenti. A parte le incomprensioni classiche con il marito (un netto calo del desiderio nella seconda parte della settimana), Brunetta ha potuto constatare che la diminuita pressione fiscale poteva permettergli di acquistare un paio di scarpe da ginnastica sostitutive (anche se le precedenti, vecchie di sei anni, avevano un gradevolissimo aroma di taleggio) e di fare la spesa al supermercato con due carrelli anziché uno, grazie alla maggiore disponibilità di monete da un euro. Incredulo, Brunetta ha valutato che l'aumento della liquidità gli consentiva di acquistare sette chili di taleggio. Tornato a casa e mostrata con orgoglio la spesa al marito, veniva picchiato da quest'ultimo e si recava alla più vicina Asl, trovandola non solo chiusa, ma rasa al suolo per diminuire la spesa pubblica. Medicatosi da solo con impacchi di ghiaccio, l'economista poteva constatare, con soddisfazione, un forte risparmio delle spese mediche.

Reddito medio-alto.
Per questa simulazione Brunetta si è sostituito a un medico specialista che lavorava nella Asl rasa al suolo. Ritirati gli effetti personali tra le macerie, Brunetta ha aperto una clinica privata nei pressi (usando le stesse suppellettili e gli stessi macchinari della Asl, acquistati a prezzo di rottamazione) e ha potuto notare che il suo reddito raddoppiava grazie agli ex clienti della Asl costretti a ricorrere alla sua clinica anche per misurare la febbre.

Reddito alto.
Qui il risparmio è molto ingente. Migliaia di euro all'anno. Calatosi nei panni della proprietaria di una catena di ristoranti di lusso, famosi per lo sformato di taleggio tartufato, Brunetta si è subito sentito pervadere da una incontenibile euforia. Acquistati una pelliccia di lapin e un cappellino di raso nero, ha percorso più volte i portici della sua città prelevando denaro da ogni Bancomat, vantandosi per l'abbigliamento sfarzoso e deridendo i passanti meno abbienti. Duramente percosso, ha steso un rapporto, su carta intestata di una clinica lussemburghese, nel quale denuncia l'odio sociale come unica controindicazione a una riforma fiscale geniale.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …

La cattura

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di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia