Vittorio Zucconi: Il pianeta Terra in 3d. Ecco le foto dello shuttle

10 Gennaio 2005
La Terra adesso è nuda davanti agli occhi di noi figli, svestita dai "radar ad apertura sintetica" della Nasa che dalle navette Shuttle ne hanno accarezzato e rilevato ogni curva, ogni piega e ogni foruncolo in tre dimensioni, frugando sotto i veli delle nuvole e sotto il trucco dell´atmosfera.
Guardiamo le prime 230 immagini stupende prodotte dall´agenzia spaziale americana insieme con le agenzie tedesca e italiana (anche noi esploriamo ancora, non come una volta, non come dovremmo, ma esploriamo), e il sentimento di nitida meraviglia che prende nel vedere, fra le tante, la foto del tizzone annerito dell´Etna, delle isole Eolie tagliate nel Mediterraneo, dei ghiacciai delle Montagne Rocciose, del Sinai e di Suez, si tempera e rabbrividisce un poco nel pensiero di commettere un atto quasi impuro. Di vedere la mamma come noi uomini non avremmo mai dovuto vederla, da un buco della serratura in cielo.
Cartopornografia di una Maya ignuda, elaborata da un programma del centro geologico americano chiamato, ironia degli acronimi, Eros.
Non ci sono scoperte nuove, in questa ultima e definitiva cartografia in progress, in produzione, della madre - matrigna che ci ha partorito tutti con lo stesso materiale delle stelle di cui lei è fatta e che di tanto in tanto si diverte a divorarci nei suoi disegni comprensibili soltanto ai mistici. Il primo catalogo di immagini raccolte principalmente dalla navetta "Endeavour" con i suoi radar di banda "C" e "X" (lo annotiamo per gli esperti) tra il 1994 e il 2000 conferma semmai, come era atteso, la grandezza della intuizione di Gerardo Mercatore, il cartografo olandese che alle metà del Cinquecento tradusse le scoperte dei naviganti rinascimentali nelle sue proiezioni cilindriche, quelle che domano e appiattiscono la sfera terrestre nelle mappe e negli atlanti appesi in ogni aula scolastica del mondo.
E qualche trucco, qualche "make-up", c´è anche in questo calendario della terra nuda, dove i colori, il verde tenero delle pianure, il beige delle prealpi, il bianco delle alte quote, il nero dei crateri vulcanici come quello dell´Etna, sono stati dipinti dai computer per rendere più realistiche le immagini.
Ma per vedere proprio bene, come si dovrebbe, la Terra svestita nel "calendario" della Nasa, si dovrebbero indossare quei comici occhialoni di cartone e lenti blu e rosse da film in "3D", perchè la novità vera di questo lavoro è qualcosa che Mercatore non avrebbe potuto neppure sognare, mostrare appunto il nostro mondo (pianeta del sistema solare, precisa pignola la Nasa, terza roccia dalla stella) in tre dimensioni.
Chi già può, e presto tutti quando il lavoro sarà finito, inforcando gli occhialoni da guardone in 3D potrà volare sul nostro pianeta, superare le Alpi sfiorando le vette e precipitare nelle valli, fino a pelo dei fiumi e dei torrenti, esplorare e quasi toccare la pelle della Terra come nessun aviatore è mai riuscito a fare. E alla fine del viaggio attorno al mondo spogliato di finzioni meteorologiche, di tragedie umane, di ideologie e di guerre sante, provare, per la madre che non ha più segreti ma conosce ancora violenti scatti di nervi, un poco più di rispetto e qualche tenerezza.

Vittorio Zucconi

Vittorio Zucconi (1944-2019), giornalista e scrittore, è stato condirettore di repubblica.it e direttore di Radio Capital, dove ha condotto TG Zero. Dopo aver cominciato nel 1963 come cronista precario a …