Michele Serra: In spiaggia si fa il trenino dell'Opa

26 Agosto 2005
Dopo il racchettone (2003) e il torneo di rutto polifonico (2004), è lanciare un'Opa il gioco da spiaggia preferito dai Vip nell'estate 2005. "Il brivido", spiega Mariulla Cartusio Obenthaler, regina delle nottate mondane a Palmarola, "è ritrovarti in compagnia delle persone più disparate, dai principi regnanti ai cafoni più spaventosi. Quando lanci un'Opa non sai mai chi saranno i tuoi compagni di squadra: l'altra sera ho dato la scalata alla Goodyear insieme a un Orsini Colonna e la mattina dopo mi sono ritrovata in Consiglio d'amministrazione con il faccendiere Sgarbozza, un assoluto buzzurro. Si è acceso il toscano sfregandolo sulla cerniera lampo dei jeans, mi creda, è stato molto eccitante".
L'Italia sta diventando la meta preferita dei lanciatori di Opa. Dopo Agag genero di Aznar e Pirro re dell'Epiro, il nostro paese è il punto di ritrovo preferito di speculatori e miliardari in cerca di una cordata nella quale infilarsi. "Le Opa migliori", spiega ancora Mariulla, "sono partite prima di Ferragosto, adesso non rimane granché. Ma basta aspettare che l'alcol faccia effetto, e si può ancora riuscire a divertirsi come pazzi: proprio ieri, nel Salento, il palazzinaro Renzo La Vacca ha proposto di giocare a ‟Che cosa apparirà?”, unendo con la matita 60 trulli, in un'area di 2 mila ettari. Purtroppo erano già suoi e non ha potuto lanciare una proposta d'acquisto".
Ormai esaurite le offerte pubbliche di acquisto, fortunatamente rimangono numerose e appetibili le cosiddette Opra (Offerte private di acquisto). Valgono le stesse regole dell'Opa: uso di prestanome, telefonate minatorie, ricatti, riciclaggio di capitali sporchi, favori da Bankitalia, ma senza noiosi ostacoli burocratici. Per concludere un affare a volte basta una stretta di mano, a volte un sicario che elimini gli eredi.
"Certo", spiegano i giocatori più esperti, "bisogna stare accorti: diffidare, per esempio, di compagni di cordata sospetti, tipo i colombiani che dicono di non essere narcotrafficanti e gli italiani che dicono di non conoscere Berlusconi. Si tratta sicuramente di mentitori. E attenzione agli equivoci: a Porto Cervo gira un tipo che si presenta come un finanziere, ma non è un uomo d'affari, è un maresciallo della Finanza. Ha già arrestato quattro persone che gli proponevano di aprire una banca d'affari alle Caimane".
Molto suggestiva, nel Ferragosto in Versilia, l'usanza di celebrare le nuove Opa anche visivamente: i compagni di cordata formano caratteristici trenini che percorrono il lungomare a passo di danza. Il trenino più lungo, formato da palazzinari romani (un centinaio, dal capofila Ricucci fino all'outsider Ricotti, che punta al controllo della ‟Settimana Enigmistica” ed è fidanzato con la madre di Anna Falchi), è stato premiato dal proprietario della Bussola poco prima di accorgersi che i premiati gli avevano appena acquistato il locale, licenziandolo.
Parecchio frequentata dai lanciatori di Opa anche la spiaggia di Paolo Brosio, molto alla moda perché il personale, selezionato da Brosio, è così scemo che non si accorge di niente neanche se gli ospiti, in divisa militare, progettano un colpo di Stato sul bagnasciuga. È proprio qui che sono passate di mano, tra un tuffo e l'altro, la Fiat, persa da Lapo, Jaki e Yoko Agnelli in una partita a back-gammon con un ambulante senegalese, e la Microsoft, scalata da un tredicenne che giocando a video-game dietro il bar è riuscito a entrare nell'organigramma dell'azienda cancellando il nome di Bll Gates e sostituendolo con il suo.
Questi due episodi segnalano che, dopo l'ondata dei palazzinari e della nuova finanza creativa, sta nascendo una nuovissima leva di affaristi. Come quel cameriere del Grand Hotel di Rimini che ha aggiunto il suo nome in calce a una lista, trovata in terrazza dopo una cena di gala, credendo che fosse la petizione del personale per chiedere un aumento, e si è ritrovato presidente della Bnl. Chiarito definitivamente, invece, l'equivoco di Antonveneto: quel nome assurdo non appartiene a una banca, ma a un pensionato di Schio che si è rivolto agli avvocati stufo di ricevere telefonate anche di notte e di essere molestato da continue richieste di denaro.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …

La cattura

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di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia