Caro Maggiani...

31 Dicembre 2002
Caro Maggiani,
sento che con te - ultimo dei romantici, intenditore d’amore - mi posso confidare, anzi sento che di te mi posso addirittura fidare. E non è poca cosa per una quarantenne di quella razza lì, femminista sfiduciata ma mai arresa, kamikaze sentimentale, idealista egoista....
Insomma , ex-ragazza di moderni e confusi costumi che procede a gonfie vele nel lavoro, nella mondanità , nei rapporti amicali e che invece in amore arranca nel deserto del Negev: nessun fidanzato all’orizzonte, terra bruciata con gli ex, disagio e crescente insofferenza verso nuovi appprocci sentimentali. Pronta però a fare eccezione per ‟lui”: capelli bruni appena brizzolati, modi bruschi ma sorriso pronto, tenero, attento, persino schietto e irrimediabilmente fidanzato con un’altra. Che male c’è??? C’è, c’è. Tanto è vero che per il momento si procede con il freno a mano tirato. E con un crescendo di banalità intrinsecamente connesse con la cosiddetta relazione clandestina, tipo «Ci vediamo, ma ti chiamo io», e guai a me a pensare che sia amore. Sento il baratro che si avvicina, anzi ci sono già affacciata, sono pronta per espellerlo dal mio cuore, dalla mia testa, dalla mia vita!. E a questo punto sorge il vero, grande problema: casualmente il bel brunetto è anche il mio veterinario, ossia il veterinario di Luna la gatta, la mia adorata coinquilina pelosa. Qualsiasi gattaro che si rispetti mi può capire: Luna viene prima di tutto e tutti, e ‟lui‟ -accidenti a lui- è un gran bravo veterinario. Che fare per ristabilire un equo rapporto dottore- paziente? En passant, mi ha già messo sull’avviso: «Fra di noi passi quel che passi, ma non ti ci provare a cambiare veterinario». E mentre Luna fa le fusa, io mi intristisco.
Carla, Novara

Senti male; l’ultima ragazza che si è fidata di me langue nella sala d’attesa di un avvocato divorzista di modesti scrupoli. Ciò detto, parla con la tua gatta, mettetevi d’accordo. So che tra due ragazze è quasi impossibile, ma provaci. Non c’è alternativa decente. Spiegale, croccantini alla mano, che il tuo bene è il suo bene, la tua rovina la sua. Ricordale –perché tu ricordi, tu sai- che strofinarsi sul dottorino è una prospettiva di corto periodo. Che ci sono valori nella vita più tenaci e fruttevoli di una mano leggera che conosce il punto di delizia di una carezza in contropelo. Che non potrà mai e poi mai ficcare il muso sotto le coperte del suo letto, e se anche ci riuscisse lo troverebbe popolato di una significativa selezione di gatte. Mettigliela contro, questo astutamente devi fare. Allora tu potrai decidere di lasciarti andare, magari addirittura innamorarti del brunetto dell’amaro Montenegro, nonostante la tua gatta, contro la tua Luna. Tu farai le fusa mentre lei si intristirà: sarà un ottimo test su ciò che vale la pena di fare. No, Luna non viene prima di tutto, Luna viene assieme a te; e un buon gatto questo lo sa; non lo da a vedere ma lo sa. A proposito Carla, per pura combinazione sono anch’io un brunetto appena appena brizzolato, di modi bruschi e sguardo gentile, che non vede l’ora che arrivi l’autunno per mettersi la giacca di velluto con I revers bordati di pelle e un paio di vecchie robuste Clark ai piedi, e così bardato spingersi nella brughiera nella nebbia del primo mattino. Cosa mi manca per non riuscire a mantenermi, non dico tante, ma solo un paio di ragazze per volta?

Maurizio Maggiani

Maurizio Maggiani (Castelnuovo Magra, La Spezia, 1951) con Feltrinelli ha pubblicato: Vi ho già tutti sognato una volta (1990), Felice alla guerra (1992), màuri màuri (1989, e poi 1996), Il …