Michele Serra: L’amaca di venerdì 21 luglio 2006

24 Luglio 2006
Ho fumato per trentacinque anni consecutivi e se mi venisse un cancro ai polmoni non avrei nessuna denuncia da sporgere, se non contro me stesso. Detesto il piagnisteo cavilloso delle vittime di se stessi che cercano e trovano sempre un colpevole che li sollevi dalla loro dabbenaggine. Ridicole, in questo senso, le lamentele delle mature star che si lamentano dei danni subiti dal bisturi del chirurgo estetico, o dai siringoni di plastiche varie con le quali si fanno gonfiare come materassini. Bastava non farlo. Bastava accettare la faccia, in genere bellissima, che le aveva rese famose e ammirate, e sapere invecchiare insieme a lei con la serenità necessaria. Insorgere adesso contro la chirurgia estetica, dopo esserne state illustri testimonial, e cavie entusiaste, che senso ha? Le denunce e le richieste di risarcimento possono avere un senso di fronte a conclamati medicastri. Ma nella maggior parte dei casi si tratta di facce consapevolmente gonfiate per cancellare le rughe, e oggi impossibilitate a cancellare il gonfiore, come nella famosa storiella della casa infestata dai topi che adesso è infestata dai gatti. Basterebbe dire: ho fatto una cazzata. Lasciando i tribunali a pratiche più urgenti.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…