Michele Serra: L’amaca di domenica 24 settembre 2006

26 Settembre 2006
Con il tramonto delle ideologie, si era creduto in una rivincita del pragmatismo: sarebbero stati i fatti a contare, i risultati concreti a pesare. Se davvero così fosse, l’intervento militare in Iraq sarebbe considerato, all’unanimità, una catastrofe indiscussa, e di portata mondiale. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite (che ha avuto, sulla stampa italiana, un assai modesto rilievo) i morti ammazzati sono decine di migliaia, la carneficina quotidiana fa impallidire il regime di Saddam, la tortura è prassi costante di una guerra tribale e religiosa di assoluta efferatezza. è quanto dovrebbe bastare ad ammettere l’errore madornale, a riconoscere che l’insicurezza globale è aumentata e, soprattutto, che le condizioni di vita degli iracheni, soprattutto a Bagdad, sono atrocemente precarie. Non è così. E se non è così, se nessuno dei fautori di quel nefasto intervento ha l’onestà e l’umiltà di ammettere il tragico errore, significa che non è affatto vero che il pragmatismo ha scalzato le ideologie. Solo un punto di vista spietatamente ideologico può giustificare il massacro quotidiano degli iracheni.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…