Michele Serra: Atei, abbiate fede

05 Ottobre 2006
C'è grande incertezza per il futuro degli atei. Non c'è un solo dibattito, conflitto politico, guerra locale o globale, nel mondo, che ne preveda l'esistenza. Tutto ruota attorno allo scontro tra religioni, al confronto tra religioni, al ritorno delle religioni, alla rinascita delle radici religiose, e in questo contesto l'ateo è un elemento del tutto incongruo. Egli si interroga sul suo destino, cercando di ritagliarsi un ruolo, anche secondario, che gli consenta di rimanere in vita senza dare troppo disturbo. Ecco alcune ipotesi.

Travestitismo
Molti atei sono convinti che la sola maniera di vivere senza troppe scocciature, in futuro, sia simulare una fede religiosa. Questa pratica può consentire interessanti digressioni nel campo delle esperienze rituali e dell'abbigliamento. Per esempio: uscire di casa con il turbante in testa, oppure vestiti da capo famiglia amish (zoccoli di legno e bardatura di pelle per trainare l'aratro), se abitate da anni in un condominio milanese o romano, stupirà piacevolmente i vostri vicini, e vi darà un'identità nuova di zecca. In ascensore potrete spiegare (se col turbante) che siete diventati musulmani la sera precedente vedendo da Bruno Vespa l'imam di Torino che tentava di aggredire il conduttore. Oppure, se travestiti da amish, cercherete di convincere gli altri inquilini a dissodare, la mattina stessa, il cortile condominiale, compreso il passo carraio, per coltivarlo a segale o trifoglio in segno di lode al Signore.
Altre possibilità: suonare il gong ogni mattina all'alba sul terrazzino di casa, praticare un tabù alimentare estratto a sorte, profittare di uno sciopero dei trasporti per andare a Roma a piedi lungo la via Francigena, eccetera. Avrete finalmente la stima del consesso sociale nel quale, fino a ieri, eravate considerati un anonimo incidente.

Clandestinità
Per coloro ai quali il travestitismo religioso pare troppo faticoso, la soluzione migliore potrebbe essere entrare in clandestinità. Catacombe per atei, nelle quali riunirsi in segreto per non pregare indisturbati, sono già in vendita su Internet: constano di un cunicolo sotterraneo con poster di Einstein, Darwin e dei fratelli Marx. Sola controindicazione, pare che i testimoni di Geova siano in grado di citofonare anche nei cunicoli, specie alle sette di domenica mattina.

Book-maker
Alcuni atei con predisposizione al business, e dotati di una psicologia particolarmente cinica, intendono organizzare una rete mondiale di incontri all'ultimo sangue tra fanatici religiosi, speculando sulle scommesse. Nelle simulazioni al computer, il wrestling religioso prevede scontri epocali tra personaggi di straordinario profilo agonistico: si va dallo studente coranico capace di farsi esplodere senza fare uso di esplosivo, a causa del solo ribollire delle viscere; al piccolo imprenditore ciellino al quale hanno appena comunicato, pochi secondi prima del match, che deve pagare l'Iva; al rabbino integralista convinto che i confini dello Stato di Israele, a una lettura più attenta del Pentateuco, vadano dalla Groenlandia a Sumatra; al cristiano rinato che somministra al nemico, assieme, battesimo ed estrema unzione; alla guardia svizzera, amatissima dai bambini per il costume e la buffa alabarda.

Matto
L'ateo, qualora sorpreso inerme da orde islamiche oppure da coppie di mormoni che intendono vendergli opuscoli edificanti, potrà sperare di farla franca fingendosi pazzo. Non avrà alcun bisogno di ricorrere ai metodi classici (esempio: aprire la porta vestito da Napoleone o da Giulio Cesare), gli basterà dire, con tono ordinario, "spiacente, ma non credo in alcun Dio", e sarà immediatamente scambiato per pazzo. Internato a vita, potrà dedicarsi al giardinaggio nella casa di cura a lui destinata.

Geisha (o perpetua)
Anche se di sesso maschile, l'ateo può avere una sua destinazione socialmente utile disponendosi a pratiche sessuali, o di accudimento igienico e psicologico, in favore del clero dominante, non importa quale. Massaggiare un reverendo, spuntare la barba a un imam, lavare la biancheria di un pope. In casi estremi, disporsi alla soddisfazione erotica del proprio sacerdote affidatario.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …