Michele Serra: Silvio biondo entro il 2020

20 Dicembre 2006
Il leggero malore di Silvio Berlusconi a Montecatini ha messo in luce il formidabile apparato medico e logistico che sostiene i veri uomini di potere. Negli istanti successivi al mancamento i telespettatori hanno potuto vedere solamente due guardie del corpo che lo sostenevano. Ma una moltitudine di altri addetti, vestiti di azzurro e dunque invisibili sullo sfondo azzurro, sono intervenuti senza che nessuno se ne accorgesse: in soli cinque secondi Berlusconi è stato circondato e visitato da uno staff di primari azzurri, intubato, siringato, depilato per l'elettrocardiogramma, svestito e rivestito da infermieri azzurri con un camice identico alla grisaglia indossata per il comizio, benedetto da un prete azzurro e infine sostituito da un ologramma dai lineamenti inverosimili e dall'espressione folle, identico all'originale. Magnificenza e crudeltà del potere: possibile che un povero cristo non possa concedersi un piccolo collasso senza venire obbligato a tornare in efficienza in pochi istanti? Che vita sarà costretto a fare nei prossimi decenni il settantenne Berlusconi? Indiscrezioni parlano di un Piano per l'Immortalità, finanziato da una imprecisata Fondazione Faust. Più verosimilmente, il corpo di Berlusconi è programmato per sostenere almeno un altro cinquantennio di intensa attività politica, prima del ritiro su Giove con la terza moglie, la ballerina di tecno-flamenco Carmen Le Bon. Vediamo in dettaglio il piano psico-sanitario.

Cervello
Le facoltà intellettuali dell'ex premier sono continuamente testate dai suoi neurologi personali, con domande a bruciapelo. Ma il protocollo è discutibile: pare che le domande siano troppo facili perché i neurologi di Forza Italia sono dei leccaculo e vogliono fargli fare bella figura: le due domande più ricorrenti sono "come ti chiami?" e "ripetilo". Per rendere più significativo il test è stato inserito nello staff uno psichiatra dell'Ulivo, con il compito di alzare il coefficiente di difficoltà: ha inserito "dove abiti?". Il cerebro di Berlusconi viene prelevato settimanalmente dalla scatola cranica, immerso nel latte di puerpere diciottenni, massaggiato da suonatrici d'arpa vergini, arricchito di microchips. Nel frattempo, in attesa di riavere il suo cervello, Berlusconi fa conversazione con Bondi. Solo tra molti anni il cervello sarà affiancato da un cervello ausiliario, prelevato da un volontario che può anche farne a meno (si pensa a Bonaiuti), e collocato in uno zainetto sulla schiena del premier.

Aspetto fisico
Il lifting dei nostri giorni è solo un blando belletto in confronto al lifting del futuro. Entro il 2020 Berlusconi avrà l'aspetto di un trentenne alto e biondo, con chioma fluente, occhi azzurri, bocca carnosa, tette magnifiche, e sarà in grado di affrontare una gravidanza e partorire due gemelli senza interrompere l'attività politica. In più il portavoce sarà incorporato con un sistema wireless.

Look
L'abbigliamento da manager è un classico intramontabile. Ma andrà corretto da accessori in linea con le tendenze del prossimo futuro: cravatta al laser, iPod con cuffiette, cappello da ussaro, arco e faretra, calzari greco-romani, cavallo bianco. Per il suo centesimo compleanno Berlusconi dovrebbe presentarsi in pubblico come una bellissima donna alta due metri, a cavallo, incinta, con doppio cervello montato sulla schiena, danzando al ritmo del suo i-Pod e illuminando il pubblico con la cravatta al laser. Nei comizi saprà dire come si chiama e dove abita. Per comunicare efficienza, davanti alle telecamere e in Parlamento farà piegamenti sulle braccia e stretching. Dimostrerà la sua inalterata funzionalità sessuale dicendo durante ogni comizio: "E adesso scusatemi, ma sono atteso dietro le quinte da alcune collaboratrici con i preliminari già effettuati da alcuni collaboratori".

Incognite
Secondo il dottor Scapagnini il piano è infallibile, ma con una possibile incognita: che il paziente fugga nottetempo, ritirandosi in una grotta anatolica per invecchiare in santa pace e morire, tra molti anni, tra le braccia di una vecchia badante affettuosa che gli conta le rughe e lo accarezza senza sapere chi è.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …