Michele Serra: L'amaca di martedì 9 gennaio 2007

09 Gennaio 2007
Lo scandalo scatenato dalle parole di Edoardo Sanguineti sull’odio di classe è lo scandalo dell’intellettuale nella società di massa. Le parole di Sanguineti erano al tempo stesso ingenue (perché quasi follemente scevre da calcolo politico) e raffinate (perché sortite da un lunghissimo e denso percorso culturale). Comunque inservibili in una moderna competizione politica, nella quale la medietà dei concetti, la loro piacevolezza, la loro immediata comprensibilità, è tutto o quasi tutto.
Lo scarto tra politica e cultura è oramai così netto, e irrimediabile, che in un contesto elettorale Sanguineti figura come un gaffeur, quasi un Calderoli alla rovescia: uno degli intellettuali più raffinati e rispettabili del Paese non risulta meno dissonante di un greve e offensivo tribuno della plebe. La differenza è che Calderoli fu ministro (addirittura delle Riforme) e Sanguineti non sarà mai neanche sindaco: perché il vero "politicamente scorretto" non è il qualunquismo razzista, o lo sghignazzo antidemocratico, che difatti prosperano sui giornali e nei comizi. È la parola solitaria, la parola autonoma, la parola spesa a esclusivo rischio e pericolo di chi la spende.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…