Michele Serra: Manca l'acqua beviamo Negroni

15 Gennaio 2007
Come affrontare gli sconvolgimenti del clima e la desertificazione del pianeta? L'amministrazione Bush, accusata di scarsa sensibilità ambientale, in realtà ha preparato da diverso tempo un piano molto accurato. Prevede misure molto severe di risparmio idrico, la più drastica delle quali è la riduzione dei campi da golf da 18 buche a 17. Ma soprattutto, il governo americano intende rovesciare la mentalità negativa in materia di catastrofi, e vedere nella desertificazione un'occasione irripetibile di sviluppo economico.

Turismo
La creazione di vaste zone desertiche anche in paesi temperati, come la Spagna, la Francia e l'Italia, permetterà la nascita di una fiorente attività carovaniera. Per spostarsi in cammello da Roma a Parigi, per esempio, ci vorranno almeno 50 giorni, con aumento smisurato delle spese di pernottamento nelle oasi. La biada e le carote potranno raggiungere i 50 dollari al barile. Ma gli esperti americani assicurano che anche altri settori potranno avere uno sviluppo insperato: la grande disponibilità di sabbia a basso prezzo, per esempio, fa prevedere un boom nella produzione di clessidre. Bene anche i documentari sui serpenti a sonagli, che potranno essere prodotti anche a Rieti o a Tolosa. A ruba, in tutte le Borse, i titoli delle aziende di pompe funebri.

Abbigliamento e accessori
È in questo settore che gli americani prevedono un vero e proprio boom, tale da rilanciare decisamente l'economia globale. "È vero", si legge nel rapporto, "che la popolazione mondiale sarà dimezzata in cinquant'anni da sete, fame, pestilenze, guerre per l'acqua, scorbuto e attacchi di predoni. E che, dunque, il mercato sarà ridotto del 50 per cento. Ma questa diminuzione dei clienti sarà compensata da una diffusione oggi quasi impensabile di capi di vestiario finora solo di nicchia. Chi potrà fare a meno del fazzoletto con le quattro cocche da tenere sul capo sotto il sole cocente, o delle speciali ginocchiere Nike per avanzare carponi sulla sabbia rovente?". Quanto all'altra metà della popolazione mondiale, che dovrà sopravvivere in zone alluvionate o definitivamente sommerse, prevedibile il boom delle piroghe, delle maschere con boccaglio, dei batiscafi (finora riservati a una ristretta élite di studiosi, saranno necessari per rincasare) e dei costumi da tritone e da sirena per uscire la sera.

Venezia
Innamorati di Venezia, i turisti americani non vedono l'ora di visitarla nella nuova veste subacquea. Nelle simulazioni al computer, piazza San Marco appare splendida come sempre, con la sola differenza dei branzini al posto dei piccioni. Prezzi proibitivi nei bar: da Florian una bombola da sub shakerata, aromatizzata al Martini e con una fettina di limone, costerà fino a 300 euro. Divertenti le olive zavorrate. Suggestive le gondole sommergibili, con il gondoliere che indossa il caratteristico scafandro a righe bianche e blu. Deludenti le gite in vaporetto sopra una distesa di acqua stagnante, chiusa a nord dalle Alpi e a ovest dalla flotta americana ormeggiata a Milano.

Hollywood
L'industria del cinema avrebbe preferito una nuova glaciazione, considerata più spettacolare per via dei mammuth e soprattutto dei pinguini che sono molto più di moda dei cammelli, e meno sindacalizzati. Ma anche la prospettiva di un'estinzione dell'umanità per disidratazione è considerata uno scenario molto stimolante dall'industria dell'entertainment. Tra i progetti già avviati: 'Babbo Natale nel Sahara', spiritosa commedia con Santa Claus che costringe i beduini a indire libere elezioni votando le sue renne presidente della Repubblica. ‟Sfida a Bukur”, primo western ambientato nello Yemen, con gli indiani, i cow-boy, la diligenza e tutto quanto identico, "tanto chi se ne frega", spiega ridendo il produttore. E infine ‟Drink!”, geniale apologo nel quale si invita l'umanità a risparmiare le riserve idriche bevendo solo Negroni.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …