Michele Serra: Auschwitz era un villaggio vacanze

02 Febbraio 2007
Nonostante i partecipanti lo abbiano recisamente negato, si è svolto a Teheran il primo congresso internazionale degli storici negazionisti. Molti dei convenuti erano però convinti di trovarsi a Parigi, camuffata con cartelli stradali falsi da un complotto internazionale, e nelle pause del convegno schiaffeggiavano i passanti per costringerli a confessare dove avessero nascosto le baguettes. Dopo essersi scambiati il tradizionale saluto negazionista (un calcio secco nei genitali, subito seguito da un'espressione molto meravigliata quando la vittima si accascia), i congressisti, seppure doloranti, hanno ascoltato con attenzione la relazione introduttiva del presidente iraniano Ahmadinejad, che ha annunciato l'immediata cancellazione di Israele dalla carta geografica e la sua sostituzione con un grosso buco, circondato da parapetti ai quali ci si potrà affacciare per constatarne la scomparsa. Ahmadinejad ha anche detto che intende trasportate l'Iran, montato su speciali rotelle, 200 chilometri più a nord. Ma ecco i momenti più significativi del convivio, che si è concluso con una caratteristica cena negazionista: tra una portata e l'altra ogni commensale rutta e poi, indignato, intima al vicino di posto di chiedere scusa.

Olocausto
I negazionisti sono divisi tra loro. Qualcuno sostiene che non è mai accaduto, ed è un'invenzione dell'ufficio stampa Einaudi per il lancio di Se questo è un uomo di Primo Levi: il libro era in realtà ambientato a Capri, e fu un funzionario comunista della casa torinese a convincere Levi a cambiare ambientazione. Altri storici riconoscono che i campi di sterminio sono effettivamente esistiti, ma aggiungono che da un'analisi più attenta delle fotografie e dei filmati si può constatare che erano sicuramente gli ebrei, molto più numerosi, a perseguitare i tedeschi, anche perché invidiosi delle belle divise stirate delle Esse-esse, molto meglio dei loro sciatti pigiami. Secondo una terza corrente, quella dei negazionisti-creazionisti, lo sterminio degli ebrei fa parte del Disegno Intelligente, e dunque è del tutto inutile scervellarsi sul significato di un massacro deciso direttamente da Dio. Infine lo storico italiano Uccio Saltaminuti, già celebre per avere dimostrato che il Triangolo Rosso era in realtà un Quadrato, molto più vasto e comprendente anche l'autogrill di Fiorenzuola, ha presentato il frutto di una intera vita di ricerche: un foglio a quadretti con poche frasi a matita, che però non è riuscito a leggere perché aveva dimenticato a casa gli occhiali.

Libri e gadget
Molto venduto, tra i congressisti, il commovente "Lettere dei condannati a morte della Resistenza stracciate in mille pezzi dal loro secondino". Bene anche il diario del colonnello delle Esse-Esse Hansi von Kraut, che descrive minutamente gli avvenimenti del campo di Auschwitz, dalla schiusa delle uova dei suoi canarini alla manutenzione del filo spinato, dalla visita della sorella Trudy alla prima neve: è un libro di culto dei negazionisti, la prova provata che nei campi non accadde niente di male, altrimenti von Kraut, che ad Auschwitz era addetto a buttare i bambini nei forni, lo avrebbe scritto nel suo diario. Tra i gadget, a ruba le divise da nazista e da repubblichino, "ma non per ragioni politiche", ha spiegato la segreteria del convegno, "solo perché sono la cosa più somigliante alla linea sado-maso di Dolce&Gabbana, e costano la metà".

Altre teorie
"Un episodio minore come la Shoah", sostiene lo storico negazionista belga Markus Ziklist, "non merita l'attenzione di un grandioso movimento come il nostro". L'autorevole presa di posizione apre le porte a nuove avventure della storiografia negazionista. In programma la riscrittura della storia mondiale, con estrazione a sorte di almeno due o tre popoli la cui esistenza possa essere negata, o perlomeno giudicata ridicola e dannosa. Quasi ultimata la monumentale opera collettiva 'Storia della Seconda Guerra Mondiale', che ha inizio con la decisione della Polonia di invadere la Germania. Buone prospettive anche per la geografia negazionista. In programma un mappamondo senza l'Africa.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …

La cattura

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di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia