Michele Serra: Mandiamo su Giove i rifiuti campani

01 Giugno 2007
La Regione Campania ha indetto un concorso internazionale per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti. Sono pervenute da tutto il mondo (perfino dall'Italia) numerose proposte. Ecco quelle che sono state giudicate le più realizzabili.

Il miracolo
È la proposta avanzata dal Comitato scientifico della Cei, che suggerisce di trasportare davanti a ogni cumulo di rifiuti una statua della Vergine, portata in processione dalle autorità locali, e riunirsi in preghiera fino a che i rifiuti spariscano, lasciando nell'aria un intenso profumo di rose. Interessanti risultati delle simulazioni effettuate dai tecnici vaticani: i fedeli, dopo un quarto d'ora in ginocchio nelle discariche, a 36 gradi centigradi, hanno avuto le visioni. A molti è apparsa Santa Chiquita, protettrice delle banane. Altri giurano di avere visto Maradona che calciava un cocomero, con l'effetto a spiovere, centrando una lavatrice sfondata a quaranta metri di distanza.

Vesuvio bis
Un pool di artisti giapponesi, specializzati in installazioni gigantesche purché fuori dal Giappone, propone di ammucchiare i rifiuti fino a realizzare un Vesuvio bis, di uguali dimensioni e di identica forma. Le esalazioni del materiale in decomposizione arricchiranno il Vesuvio bis del caratteristico pennacchio di fumo. Sulle pendici, rese scivolose dai liquami, si potrà sciare anche d'estate.

Capri due
Il sovraffollamento turistico dell'isola ha suggerito a un gruppo di intellettuali l'idea di costruire con i rifiuti una enorme piattaforma galleggiante accanto a Capri. Una Capri due con tanto di faraglioni di pneumatici usati, piazzetta per lo shopping e tavolino di Raffaele La Capria.

Su Giove
Una flottiglia di gigantesche astronavi per trasportare tutta l'immondizia su Giove: è la ragionevole proposta alternativa suggerita dai sindaci dei comuni campani che rifiutano le discariche sul loro territorio. Le astronavi verrebbero guidate da autisti dell'azienza comunale dei trasporti in aspettativa, quasi tutti parenti di Mastella. Due problemi: il costo enorme delle astronavi, troppo elevato anche per essere inserito tra le spese di rappresentanza della Regione, e la ferma opposizione dei sindaci di Giove, che hanno annunciato blocchi stradali accumulando fotoni e neutrini lungo le rotte intergalattiche.

Partita di giro
È un'interessante proposta fatta da un Consorzio di famiglie camorriste. Ogni Comune vende i rifiuti alla Provincia, che li rivende alla Regione, che li rivende alla camorra, che infine li rivende allo Stato quando il prezzo al quintale, dopo tutti quei passaggi, ha ormai raggiunto il costo all'ingrosso del caviale. Resta il problema dello smaltimento, perché i rifiuti rimarrebbero dove sono: ma la camorra assicura che, con i miliardi di euro ricavati, potrebbe aprire un centro studi per il riciclaggio, con docenti di Harvard e premi Nobel prelevati nelle loro case, legati, imbavagliati e portati a Napoli.

Guapperia
I guappi dei Quartieri Spagnoli non condividono le sofisticherie finanziarie della nuova camorra. Propongono i vecchi metodi: sparare ai camion della nettezza urbana per tenerli lontani dai loro quartieri. Il metodo ha un'indubbia efficacia a breve termine. A lungo termine, i camion in fuga incolonnati al Brennero rischiano di guastare i rapporti con la Regione Alto Adige.

Contrabbando
Ecco una vecchia risorsa dell'economia meridionale che può tornare a nuova vita. I motoscafi dei contrabbandieri, rimessi a nuovo con una mano di vernice e tappi di sughero a chiudere i buchi prodotti dalla ruggine, potrebbero portare clandestinamente i rifiuti nei Paesi del Mediterraneo e scaricarli sulle spiagge arabe, cantando 'Caravan Petrol'.

In famiglia
I promotori del Family Day sono stati presi in parola: poiché la famiglia è il nucleo fondamentale della società, ogni famiglia dovrà tenere i suoi rifiuti in casa, e provvedere a smaltirli all'interno delle mura domestiche, ingoiandola, senza rompere le balle al prossimo.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …