Michele Serra: L'amaca di giovedì 5 luglio 2007

05 Luglio 2007
Che dire di un tizio (il fotografo Fabrizio Corona) che riprende con una telecamera nascosta, in tribunale, alcune fasi della separazione legale da sua moglie? E che dire di una trasmissione televisiva (Lucignolo, Italia 1) che manda in onda allegramente questo stupro mediatico? La signora Moric, ex moglie di Corona, ha ovviamente annunciato querela, ma ancora una volta qualunque via giudiziaria non può essere che la pallida e imprecisa rilevazione di una catastrofe antropologica senza fine, senza fondo. La violenza di quel lungo filmato (che mi è capitato di vedere, non credendo ai miei occhi e alle mie orecchie) è assoluta. Una rapina del dolore e della dignità altrui, una speculazione cinica su ciò che usiamo chiamare amore, e grazie a Corona e Italia 1 diventa carne di porco. Questo povero Corona deve odiarsi profondamente per fare di se stesso il kapò televisivo del proprio matrimonio. Ancora peggio chi decide di mandare in onda una così studiata, fredda violenza, non solo violando ogni legge sulla privacy, ma calpestando gli ultimi residui di rispetto umano ancora superstiti nel letamaio del cosiddetto gossip. Ma quale gossip? Vendere una ex moglie (non consenziente) sul mercato della pubblica morbosità non è gossip, è un lavoro da lenoni o da negrieri, da commercianti di corpi e di sentimenti. Uno schifo totale. Al di sotto, molto al di sotto di ogni possibile dibattito sulla "libertà di cronaca".

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…