Michele Serra: L'amaca di venerdì 3 agosto 2007

03 Agosto 2007
Ieri non c’era prima pagina di giornale nella quale non campeggiasse l’immagine dell’avvenente Casini, a bocca dischiusa, mentre suggeva un affarino allo scopo di certificare la sua renitenza alle droghe, la sua esemplarità di italiano, di cattolico e di padre di famiglie. Una specie di eucaristia profilattica che rendeva evidente che accidenti di brutto lavoro è diventato fare il politico: chi di noi accetterebbe di vedersi schiaffato in prima pagina mentre fa una radiografia in canottiera, o una protesi dentaria? Il Casini e le sue truppe, meno avvenenti ma ugualmente probe, si sono invece sottoposti volentieri a questa piccola gogna e conseguenti pernacchie del popolaccio cinico. Ne deriva che il politico - del quale tanto spesso e volentieri parliamo male - è in realtà un cittadino coraggioso. Aggiungiamo: più coraggioso oggi di ieri, quando leader anche molto prestigiosi (un Berlinguer, uno Spadolini, un De Gasperi) non erano tenuti a esibirsi in questo genere di fioretti mediatici. Né erano costretti a stare tutto il santo giorno in televisione, o per la strada cinti da baveri di microfoni. Se ne deduce che sono molto peggiorati i media (incanagliti, e soprattutto centuplicati) e molto migliorati i politici, che si immolano anche per nostro conto sull’altare della fesseria di massa.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…