Michele Serra: I sinistrati di Ventotene

31 Ottobre 2007
Ottobre 2015, isola di Ventotene. Con una clamorosa decisione, Gavino Angius ha deciso di uscire dalla componente socialista del gruppo riformista e di fondare una componente riformista del gruppo socialista. La notizia ha profondamente scosso la vivace comunità della sinistra italiana, che si trova al gran completo al confino nell'isola di Ventotene da quando in Italia i partiti sono stati dichiarati fuori legge dal Direttorio del Popolo che ha preso il potere, abolendo i partiti e sostituendoli con un Amministratore Unico.

Nella piazzetta dell'isola, durante l'ora d'aria, non si parla d'altro: c'è chi sostiene che Angius abbia agito troppo impulsivamente, chi sospetta una mossa tattica in vista di una nuova corrente laburista, chi prevede una rottura dei rapporti tra i tre gruppi rivali 'I Democratici', 'Democratici per la Democrazia' e 'Democrazia democratica'. L'intero gruppo dirigente della sinistra italiana (un migliaio tra ex deputati e senatori, ex sindaci, ex leader di partito) è costretto a condizioni di vita durissime: a Ventotene si vede solo Rete 4, l'unica rete rimasta in chiaro.

Per fortuna, in una cella imbottita, è detenuto anche Beppe Grillo (il primo italiano tratto in arresto dal nuovo regime) che intrattiene i politici detenuti sull'isola con battute esilaranti su quanto fanno schifo i partiti, molto applaudite soprattutto dalle guardie di sorveglianza. I capi della sinistra, fin dai primi giorni di esilio, hanno capito che, per non piegarsi alla dittatura, era indispensabile mantenere intatti lo spirito e le abitudini della vita democratica. Si sono dunque divisi in una decina di partiti, ciascuno dei quali si è proclamato Comitato di Liberazione Nazionale invitando gli altri ad aderire.

"Sei tu che devi aderire al mio", "Sì, ma solo dopo che tu hai aderito al mio", "Aderisci prima tu", "No, aderisci prima tu", "Io aderisco solo dopo che ha aderito lui", "Perché non dici di aderire a tua sorella?": ancora echeggiano, sul lungomare di Ventotene, le animate discussioni politiche tra i nuovi resistenti, consci della grave responsabilità che pesa sulle loro spalle. I confinati si sono aspramente divisi anche su molti aspetti della vita sull'isola. Netta spaccatura, ad esempio, sulla proposta di introdurre l'alta velocità ferroviaria a Ventotene, che permetterebbe a un treno di percorrerla tutta in sei secondi prima di inabissarsi in mare. La sinistra radicale giudica più che sufficiente la portata e la velocità degli attuali traghetti, in grado
di trasportare dalla terraferma, in soli tre giorni, il tradizionale carico stabilito ai primi dell'Ottocento dalle autorità borboniche: 16 pecore, un quintale di farina e sei trecce d'aglio.

Molta animazione anche in occasione dell'approdo sull'isola di un barcone alla deriva, gremito da 200 immigrati clandestini. I politici al confino, subito accorsi sulla spiaggia, hanno cercato di coinvolgere i clandestini, stremati, in un dibattito dal titolo 'I modi dell'accoglienza: le scelte dell'Europa tra solidarietà e sicurezza'. I clandestini hanno preferito riprendere il largo. Polemiche anche sulla proposta Rutelli-Binetti di rendere obbligatoria, ogni sera al vespro, la recita corale della 'Preghiera del detenuto'. Accordo unanime, invece, sull'enorme importanza che in un momento così delicato per la Nazione avrebbe una visita del Papa a Ventotene.

Le residue speranze di ristabilire entro tempi brevi una normale vita democratica, a questo punto, sono tutte concentrate su Walter Veltroni, che ha vinto le primarie presentando una lista che candidava tutti i detenuti e anche cinque o sei secondini. Come primo segno concreto di una reazione democratica su larga scala, Veltroni ha ottenuto il permesso di ricevere a Ventotene la visita degli ultimi eredi della famiglia Kennedy. Sono attesi nei prossimi giorni Homer Kennedy, la moglie Marge e i tre figli Burt, Lisa e Maggie.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …