Michele Serra: L'amaca di sabato 12 aprile 2008

14 Aprile 2008
L’incredibile storia di Roberto Sandalo, prima terrorista rosso, poi terrorista pentito, infine riciclato in "terrorista cristiano" come in un film di Buñuel, ci aiuta a ricordare ciò che spesso, disorientati dal sangue e dal dolore, dimentichiamo: il fanatismo, per nostra fortuna, è sempre e prima di tutto ridicolo, e il fanatico è una figura sommamente ridicola anche quando riesca, sciaguratamente, a seminare morte (Sandalo è un pluriomicida).
La sua paranoia purificatrice (perché questa è l’ossessione del fanatico: la purificazione del mondo) ne fa una caricatura umana a prescindere dagli esiti della sua attività violenta. Se mai acquisissimo la capacità, tra molti, molti secoli, di stabilire una giusta e moderata pena per ogni delitto, i fanatici dovrebbero rimanere esposti per qualche mese alle allegre risate dei mansueti. L’islamista bigotto e accoltellatore, il cristiano energumeno e razzista che sogna la rivincita di Lepanto, il nazista di curva e di borgata, il brigatista, il bombarolo, tutti nel girone dei fanatici, che per soprammercato mai e poi mai sarà il girone dei veri protagonisti del male, dei giganti del noir. Perché il fanatico, come sa bene il cinema comico, è sempre un caratterista, una macchietta. Mai una vera star. Forse proprio per questo – perché non brilla di alcuna vera luce – diventa fanatico.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…