Michele Serra: L'amaca di sabato 26 aprile 2008

30 Aprile 2008
Possiamo raccontarci quello che ci pare. Ma se Alemanno dovesse vincere a Roma, sarebbe un colpo mortale per quello che resta dell’antifascismo italiano. I fascisti festeggiarono a mano tesa perfino la vittoria del pacioso Guazzaloca a Bologna, figurarsi come sarebbe accolto l’ingresso in Campidoglio di un ex capo missino. Grazie a vent’anni di accanita campagna revisionista e "terzista" (fascisti e antifascisti pari sono) noi italiani ormai siamo mezzo abituati mezzo rassegnati al ritorno di fiamma del neofascismo, onnipresente negli stadi e attivissimo in politica, con la nipote del Duce sempre al fianco di Berlusconi, e frequenti rivendicazioni della grandezza del dittatore che non impediscono affatto (vedi Ciarrapico) di candidarsi con i "moderati".
Ma per l’opinione pubblica europea, che già dubita della democraticità del berlusconismo, una eventuale "festa nera" a Roma, che fu capitale del fascismo, sarebbe uno shock di proporzioni storiche. Purtroppo siamo troppo provinciali per accorgerci di quanto gli ultimi vent’anni della nostra storia ci hanno allontanato dagli altri Paesi europei.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…