Michele Serra: L'amaca di domenica 1 giugno 2008

03 Giugno 2008
La famosa "banalità del male" trova un fertile campo d’azione nella banalità del mercato, la cui morale rudimentale (è buono ciò che mi fa guadagnare, cattivo ciò che mi fa perdere) è in sé stessa il trionfo della banalità. Splendido esempio, la messa al bando delle schifose bombe a grappolo, votata da tutti i Paesi della Terra tranne Stati Uniti, Cina, Russia, Israele, India e Pakistan. E perché mai questi sei Paesi non vogliono fare a meno di ordigni che dilaniano i civili, bambini soprattutto, anche molti anni dopo la fine dei conflitti? Semplice: perché sono i Paesi produttori della suddette bombe, e non vogliono perdere un buon affare.
Né questioni di tecnica militare, né riflessioni etiche, né i differenti regimi in vigore, né altri pensieri o retropensieri di qualsivoglia natura sono in grado di interferire con la banalità del mercato. Ovunque gli interessi nazionali coincidono con gli interessi economici, ne sono giustapposti fino a combaciare perfettamente. Tempo qualche mese, è prevedibile che anche i primitivi amazzonici, e nel caso volessero riemergere dagli abissi pure gli abitanti di Atlantide, faranno sapere di essere contro tutto ciò che non li scomoda, e a favore di ciò che riempie le loro pance: e pazienza se sventra quelle altrui.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…