Michele Serra: L'amaca di domenica 25 maggio 2008

03 Giugno 2008
Ho sentito con le mie orecchie, al giornale radio, il neo ministro della Cultura Sandro Bondi presentare non so quale iniziativa con queste testuali parole: ‟è un fatto straordinario ed è merito dei ministri che mi hanno preceduto”. È la prima volta che sento un ministro attribuire ai suoi predecessori non già catastrofi, colpe infami, eredità disastrose: ma un merito. Ci ho ragionato sopra, e ho fatto due ipotesi. Una ingenua, una maliziosa. Ipotesi ingenua: il ministro Bondi pensa davvero che chi lo ha preceduto abbia dei meriti, e per correttezza personale li ha pubblicamente riconosciuti. Ipotesi maliziosa: il ministro Bondi, che è un politico navigato, sa che il suo capo punta molte delle sue carte su un clima di ovattata concordia, sperando che l’opposizione si opponga poco; e dunque ha pronunciato quella frase cavalleresca anche per contribuire a quel fine recondito. Propendo (essendo io sostanzialmente un ingenuo) per la prima ipotesi. Ma anche se fosse vera la seconda, si tratta pur sempre di una bella figura a costo zero. Mi domando perché mai la stragrande maggioranza dei ministri presenti e passati non l’abbia capito, preferendo fare la pessima figura (molto italiota) di chi scarica sempre sugli altri ogni demerito e ogni responsabilità.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…