Tabucchi e de Oliveira: “Basta ai doppiaggi”

07 Luglio 2008
Un appello all'Unione europea: smettiamola di doppiare i film, proiettiamoli in lingua originale con sottotitoli! L’appello lo hanno lanciato giovedì sera lo scrittore Antonio Tabucchi e il regista portoghese Manoel de Oliveira (100 anni a dicembre) in un incontro alla Cinemateque francaise di Parigi. ‟È anche una questione di diritto d'autore - ha detto Tabucchi - Non possiamo proteggere un corpo mettendogli in bocca le parole di un altro. È peccaminoso!”. ‟Anch'io non sopporto il doppiaggio dei film. E secondo me anche Michel Piccoli che è qui in sala con noi tra il pubblico si aggiunge a questo appello”, ha continuato il regista applaudendo l'attore francese. In Italia, Spagna e Germania - ha spiegato Tabucchi - si continuano a doppiare i film perchè nel '39 Hitler e Mussolini lo avevano stabilito in un patto per ragioni nazionalistiche. La serie di incontri con gli artisti e di proiezioni di film d'autore alla Cinematheque si inseriscono nella stagione culturale europea organizzata in Francia in occasione della presidenza dell'Unione europea. La serata ha proiettato il primo film di Oliveira del 1929, Douro, Faina Fluvial, un muto in bianco e nero di 18 minuti. ‟Avevo vent'anni - ha raccontato il regista - e fu mio padre a finanziarlo”. E, parlando di religione, ha detto: ‟La cosa più sexy per me è la religione. l'universo è sexy. Amare la religione o la scienza è la stessa cosa. Io sono di tradizione cattolica, diciamo che non credendo credo”.

Antonio Tabucchi

Antonio Tabucchi (Pisa, 1943 - Lisbona, 2012) ha pubblicato Piazza d’Italia (Bompiani, 1975), Il piccolo naviglio (Mondadori, 1978), Il gioco del rovescio (Il Saggiatore, 1981), Donna di Porto Pim (Sellerio, 1983), Notturno indiano (Sellerio, 1984), I volatili del Beato Angelico (Sellerio, 1987), Sogni …