Michele Serra: L'amaca di mercoledì 29 ottobre 2008

03 Novembre 2008
Alcune notizie sulla vita politica di questo paese hanno, al meglio, la forma del paradosso, al peggio quella della pazzia. Come se non una, ma molte rotelle fossero fuori uso, e pensieri scarrucolati circolassero indisturbati. Non credo, per esempio, che esista un paese al mondo nel quale un partito di governo consideri "offensivo" distribuire la Costituzione nelle scuole. A pensarci bene non è neanche una notizia politica: è una specie di monstrum antropologico, di primato assurdo come l’uomo che ha mangiato un chilometro di wurstel o la donna con la barba più lunga. Ecco, siamo anche noi nel Guinness grazie al primo partito di governo che odia la Costituzione e la bandiera nazionale, atteggiamenti in genere tipici di piccole accolite sovversive, o gruppi di paranoici con lo schioppo in cantina che si cercano e si trovano su Internet. Qui no, qui da noi è un partito al governo a schifare i simboli della nazione, a odiare la capitale. È il suo leader (stimatissimo da quasi tutti i commentatori) ad avere esortato a mettere la bandiera nel cesso. Sono suoi esponenti che considerano un insulto diffondere la Costituzione a scuola.
Che di una deriva mentale si trattasse, e che non coinvolgesse solo la Lega, ma l’intera comunità nazionale, lo si poteva intendere quando si cominciò (tutti!) a parlare tranquillamente di Padania: un paese inesistente, inventato, nominato da tutti come se fosse vero. Cose - appunto - da matti.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…