Michele Serra: L'amaca di sabato 14 febbraio 2009

24 Febbraio 2009
Alcuni animosi prelati propongono di scomunicare "chi ha fatto morire Eluana". Si intende che la sanzione possa in qualche modo turbare il cattolico che ne fosse colpito. Ma il non cattolico, in quale maniera potrebbe mai sentirsi oggetto di un provvedimento che non lo riguarda affatto? Posto che la maggior parte delle persone coinvolte nella vicenda non risultano appartenere alla Chiesa di Roma, espellerle dalla Chiesa ha un qualche senso? Questa domanda non sembra appartenere alla logica dei vescovi (pochi, dicono le cronache) che stanno maneggiando l’ipotesi della scomunica "di massa". Per loro, evidentemente, si è tutti scomunicabili in quanto tutti "ovviamente" cattolici, né è concepibile l’ipotesi che l’arma della scomunica valga, agli occhi di tanti, meno di una pistola ad acqua. Bisognerebbe, pazientemente e rispettosamente, fare notare ai nostri amici vescovi che è certamente di loro pertinenza amministrare i regolamenti interni (salvo fare poi i conti con le persone cattoliche, che sono tante e non tutte disposte a prendere per oro colato quanto stabiliscono le gerarchie: vedi l’ammirevole articolo di Vito Mancuso, Repubblica di ieri). Ma non è lecito, né logico, che essi rivendichino un pur minimo potere di dissuasione, o peggio di sanzione, nei confronti di chi ha altre autorità, e altri indirizzi etici, al di sopra di sé o accanto a sé.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…