Capaci, 23 maggio 1992

23 Maggio 2014

Sono passati ventidue anni dalla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro.
Al giudice fu data una silenziosa delega in bianco per sconfiggere la mafia e dalla mafia fu neutralizzato mediante l’isolamento e la delegittimazione, con accuse di protagonismo, opportunismo e smania di potere, fino all’epilogo della strage. Falcone era un personaggio diffidente e schivo, tenace ed efficiente, estremamente competente, con il paradossale destino di essere attaccato da ex amici, e sostenuto da ex avversari. In fondo, uno straordinario uomo normale che ha combattuto e pagato in prima persona nella lotta contro Cosa Nostra.

Storia di Giovanni Falcone di Francesco La Licata

“Io sono solo un servitore dello stato” Giovanni Falcone Francesco La Licata ricostruisce le vicende salienti della vita di Giovanni Falcone, eroe civile, palermitano autentico, magistrato protagonista del pool antimafia e del maxiprocesso di Palermo. Un giudice a cui era stat…