Precari, sognatori, clandestini, ribelli: i lavoratori “d’autore” di laeffe

18 Aprile 2017

A partire dal primo maggio, Festa nazionale dei Lavoratori, e per tutti i lunedì del mese in prima serata, laeffe (Sky canale 139) propone cinque film d’autore tra i più acclamati degli ultimi anni, che affrontano da diversi punti di vista alcune tematiche legate al complesso mondo del lavoro.

A distanza di 70 anni dall’istituzione della Festa del Lavoro, i lavoratori hanno conquistato diritti ormai inalienabili, ma alcune sfide dell’universo lavorativo appaiono oggi quanto mai attuali.

Come l’egoismo imprenditoriale e la scarsa umanità ai vertici, sperimentata da Marion Cotillard in Due giorni, una notte (lunedì 1 maggio, ore 21.10) − per questo film, candidato alla Palma d’Oro nel 2014, Cotillard haricevuto la nomination agliOscar 2015 come Miglior attrice protagonista.

Il costante rischio di fallire e di perdere il proprio status sociale, come succede al protagonista del film Il padre dei miei figli di Mia Hansen-Løve (lunedì 8 maggio, ore 21.10), Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 2009.

Il lavoro clandestino e la scarsità di figure specializzate, poi, sono raccontati con ironia in Travaux – Lavori in casa con Carole Bouquet (lunedì 15 maggio, ore 21.10).

L’essere costretti a rimettersi in gioco e a ridefinirsi quotidianamente è invece il tema al centro di Soul Kitchen di Fatih Akin (lunedì 22 maggio, ore 21.10) ambientato in un ristorante multietnico e malandato, animato da problemi e inconvenienti di ogni tipo.

L’ancora troppo scarsa considerazione del lavoro femminile fa da sfondo alla pellicola Potiche – La bella statuina (Lunedì 29 maggio, ore 21.10), magistralmente interpretata dalla coppia Gérard Depardieu-Catherine Deneuve e nominato al Leone D’Oro nel 2010 e a 4 premi César nel 2011.

Cinque storie contemporanee, cinque film dai migliori festival internazionali, per una riflessione sul mondo del lavoro, tra il bisogno di identità e di realizzazione personale degli individui e la difficoltà di adattarsi ai fenomeni innescati da un mercato sempre più globale, informatizzato, flessibile e instabile.

Precari, sognatori, clandestini, ribelli: i lavoratori “d’autore” di laeffe