Delitto Borsellino: il più grande depistaggio della Repubblica Italiana

05 Luglio 2018

Enrico Deaglio - giornalista e autore di Il vile agguato - interviene con un testo originale e un video sulle motivazioni della sentenza del quarto processo per l’omicidio del giudice.

Leggi il testo di Enrico Deaglio:

A 26 anni di distanza dalla strage di via D’Amelio in cui morirono il giudice Borsellino e cinque membri della sua scorta, la Corte d’Assise di Caltanissetta ha pubblicato, in milleottocento pagine, le motivazioni della sentenza del quarto processo per l’omicidio. Vi si dice che il delitto è stato l’occasione del più grave depistaggio della storia della Repubblica, che questo è stato ordito dai vertici della polizia, per creare un falso colpevole e allontanare dalle indagini quello vero. Viene stigmatizzato il comportamento di decine di magistrati che non si sono accorti, pur essendo la montatura alquanto grossolana, dell’ingannno. Tre poliziotti, oggi dirigenti, saranno processati, ma - soprattutto - è la prima volta che si riconosce in un atto giudiziario l’esistenza di un depistaggio. Questo - lo si spera - dà oggi la possibilità di approfondire nuove inchieste. Ed è quello che chiede la famiglia Borsellino.
Sono contento di aver dato un contributo a questa, ancora parziale, scoperta della verità. Sei anni fa Feltrinelli pubblicò un mio libretto intitolato Il vile agguato. Chi ha ucciso Paolo Borsellino. Una storia di orrore e menzogna. Nelle conclusioni scrivevo: “Ho proposto questo libro a Feltrinelli nel febbraio 1992, colpito dall’oscenità raggiunta sopo vent’anni nell’affaire Borsellino. Innocenti condannati all’ergastolo, un pentito fabbricato tra lusinghe e minacce, il più grande depistaggio della nostra storia, lo scempio che è stato fatto del cadavere di Paolo Borsellino, della nostra buona fede, della nostra intelligenza”.
Credo che quelle parole siano ridiventate molto attuali. Così come l’inchiesta sul depistaggio contenuta ne Il vile agguato. Penso anche che sia necessario tornare sull’argomento, e spero di poterlo fare, questa volta non da solo. - Enrico Deaglio

Guarda il video registrato via Skype:

Il vile agguato di Enrico Deaglio

“Quando sei lì lì per aprire l’ultima porta, ecco: è proprio in quel momento che lo Stato ti ammazza” A Paolo Borsellino, spazzato via venti anni fa da un’autobomba sotto casa di sua madre, in via D’Amelio a Palermo, piaceva citare dal Giuli…