Scrivere bene è un gioco da ragazzi

Un corso di scrittura avventuroso come un romanzo

di Massimo Birattari

Scrivere bene non serve solo a prendere un bel voto in italiano. Serve a pensare bene, a esprimere i sentimenti, a comunicare le cose che ci stanno a cuore, a convincere gli altri, addirittura a creare interi mondi. Lo sperimentano i ragazzi protagonisti di questo libro, vittime di uno scienziato che sostiene di aver inventato una macchina capace di trasformare in realtà le cose scritte (ma solo quelle scritte “bene”, con precisione ed efficacia). La macchina fa quel che promette, anzi ben di peggio. I ragazzi entrano nel più straordinario videogioco mai concepito, Scriptoria: con l’aiuto del professor Furio Mangiafuoco dovranno superare una serie di prove tutte legate alla scrittura, mettendosi all’opera su testi diversi, imparando a servirsi di una lingua chiara ed espressiva. Se scriveranno “bene”, le loro parole creeranno ambienti meravigliosi, inventeranno personaggi e li condurranno al livello successivo; se scriveranno “male”, non potranno sperare di fuggire dal videogioco e tornare a casa. Insomma, Scrivere bene è un gioco da ragazzi è un vero romanzo (avventuroso, fantascientifico, ricco di colpi di scena fino all’ultima pagina) che però vuole rispondere a un’esigenza fondamentale: fornire a ragazzi, insegnanti e genitori una serie di idee e consigli per imparare a scrivere in italiano.

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Massimo Birattari

Massimo Birattari è laureato in storia e diplomato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha curato Io scrivo, corso di scrittura in 24 volumi del “Corriere della Sera” (2011, …

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