Marco D'Eramo: L'arrogante fragilità

06 Settembre 2002
Parla lo storico Zinn, militante negli anni `60 del movimento per i diritti civili
Howard Zinn porta i suoi quasi ottant'anni con il garbo e la civetteria di quelle rarissime persone che la vecchiaia rende più belle. Dopo l'infanzia newyorkese (a Brooklyn) che ha raccontato nel libro autobiografico You Can't Be Neutral on a Moving Train ("Non puoi essere neutrale su un treno in corsa"), ha lavorato nei cantieri navali prima di essere arruolato sui bombardieri durante la seconda guerra mondiale. Da storico, ha partecipato al movimento per i diritti civili degli anni `60. Ora ha un'intensa attività di conferenziere e collabora a numerose pubblicazioni di sinistra come The Nation, In These Times e The Progressive (del cui comitato editoriale è membro). Vive con la moglie Roslyn a Cape Cod da cui si allontana spessissimo, invitato a parlare ovunque nel mondo. Il suo libro più famoso, ristampato innumerevoli volte e adottato come libro di testo in tantissimi licei statunitensi è A People's History of the United States -1492 to Present, "una brillante e commovente storia degli americani raccontata dal punto di vista di coloro la cui condizione è stata quasi sempre omessa da quasi tutte le storie" (Library Journal), una storia raccontata dai dominati, dalle donne, dai nativi, dai neri, dagli immigrati, dagli operai e braccianti. Il canale HBO sta producendo un adattamento televisivo di questa "Storia della gente".
Dopo l'11 settembre Howard Zinn ha scritto Terrorism and War, un libro intervista in cui riafferma il proprio pacifismo ("con gli armamenti attuali non vi sono guerre giuste: la seconda guerra mondiale contro il nazismo era giusta ma ha portato ai bombardamenti a tappeto di Dresda e alle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki") e mostra la colossale asimmetria tra i morti dell'11 settembre e quelli provocati dai bombardamenti Usa. I primi erano "persone, singoli esseri umani, con storie, volti, passioni, affetti" le cui vite sono state sottratte all'anonimato e incessantemente raccontate dalla stampa americana. I secondi sono rimasti senza volto, entità astratte, "come coloro che bombardavamo durante la seconda guerra mondiale da 10.000 metri di altezza".

Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” …