Michele Serra: L'amaca di domenica 25 febbraio 2007

25 Febbraio 2007
E così, secondo la Corte d´appello di Milano, la principale casa editrice italiana, la Mondadori passò di mano, ormai tanti anni fa, corrompendo il giudice che sancì la vittoria di Mediaset (allora Fininvest). Scrivo questo, più che altro, per farne memoria a me stesso. Per vedere se riesco a sussultare almeno un pochino, nell´anno 2007, per l´enormità di un´accusa e di una sentenza: corruzione di un magistrato pur di battere gli avversari economici e politici. E sì, un poco sussulto. Ma devo fare uno sforzo di memoria, e anche uno sforzo di lucidità. Perché oramai tutto ci arriva come l´eco di una lontana rissa, come lo strascico di una faida che non ha vincitori né vinti, non ha ragioni né torti. Dieci anni abbondanti di urla contro le "toghe rosse", di delegittimazione della legge e delle leggi, di campagna giornalistica, politica e culturale contro l´etica della legalità, e in favore dell´etica lasca e furba dell´abilità imprenditoriale, hanno lasciato il segno. Anche se Previti ha perduto in tribunale, l´”elogio di Previti” ha vinto. Almeno la metà degli italiani è convinta che solo un plumbeo moralismo persecutorio abbia potuto mettere sotto accusa Berlusconi e il suo fedele staff. L’altra metà, della quale faccio parte, fa fatica a ritrovare il bandolo delle proprie ragioni nelle pagine interne dei quotidiani.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…