Michele Serra: L’amaca di sabato 2 febbraio 2008

04 Febbraio 2008
L’Unione Europea ha una sola possibilità concreta di far rispettare la sua sentenza sulle frequenze televisive: il presidente della commissione Ue Barroso dovrebbe venire di persona a Cologno Monzese, con una scala molto alta e un cacciavite, e svitare con le sue mani l’antenna che permette a Rete4 di trasmettere. Nessuna altra possibilità è data. Berlusconi se ne strabuggera, leggi e regole gli sono sempre sembrate una bizzarria facoltativa quando è di buon umore, e un torto personale quando è incacchiato. I governi degli ultimi vent’anni non hanno avuto la forza o la volontà di intervenire se di sinistra, erano governi Mediaset se di destra. Figurarsi adesso che di governo ce n’è neanche l’ombra, e pare un’impresa disperata perfino andare a votare con una legge decente, e il sopruso antico e incancrenito di una rete nazionale che va in onda senza concessione è diventata appena una delle mille faccende ignobili di un Paese sommerso dalle emergenze. E dunque, l’Europa ha un bel sentenziare. Le sentenze arrivano fin qui come il suggestivo ma esotico pronunciamento di un potere lontano, tra una pubblicità e l’altra.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…