Michele Serra: L'amaca di venerdì 4 aprile 2008
04 Aprile 2008
Penso che la lista "per la vita" di Giuliano Ferrara sia soprattutto un atto di estremo e patetico narcisismo personale. Di rilievo politico quasi nullo. Penso che cercare di impedirgli di parlare sia una cosa schifosa, e che a Bologna (chissà perché proprio Bologna) esista un grumo di disperazione ideologica che vive sostanzialmente per mostrare le tonsille, menare le mani e disprezzare chi non appartiene alla tribù.
Potrei dire, scendendo sullo stesso miserevole terreno agonistico degli urlatori di piazza Maggiore, che Ferrara ha comunque stravinto il confronto, ottenendo grazie a uova e pomodori un rilievo mediatico che i suoi quattro fan non avrebbero mai sperato. Ma non lo dico, perché la logica del machiavello tattico-strategico è una logica stracciona. Preferisco dire, con il massimo dell’ingenuità che in questo caso è anche il massimo della limpidezza, che in democrazia non si aggredisce e non si zittisce. Al massimo si va da un’altra parte, si va a vivere meglio e a parlare meglio di quanto non piace e di quanto non si ama (se se ne è capaci: di vivere meglio e parlare meglio).
Ps Quello che, nel parapiglia, ha ferito accidentalmente con una sediata in testa il mio amico Michele Smargiassi è, accidentalmente, un coglione totale.
Potrei dire, scendendo sullo stesso miserevole terreno agonistico degli urlatori di piazza Maggiore, che Ferrara ha comunque stravinto il confronto, ottenendo grazie a uova e pomodori un rilievo mediatico che i suoi quattro fan non avrebbero mai sperato. Ma non lo dico, perché la logica del machiavello tattico-strategico è una logica stracciona. Preferisco dire, con il massimo dell’ingenuità che in questo caso è anche il massimo della limpidezza, che in democrazia non si aggredisce e non si zittisce. Al massimo si va da un’altra parte, si va a vivere meglio e a parlare meglio di quanto non piace e di quanto non si ama (se se ne è capaci: di vivere meglio e parlare meglio).
Ps Quello che, nel parapiglia, ha ferito accidentalmente con una sediata in testa il mio amico Michele Smargiassi è, accidentalmente, un coglione totale.
Tutti i santi giorni di Michele Serra
Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…