Michele Serra: L'amaca di venerdì 20 giugno 2008

23 Giugno 2008
"Oggi ho preso centoventi decisioni, ed erano tutte sbagliate", meditava Charlie Brown. Anche questo governo prende centoventi decisioni al giorno, ma è sicuro che siano tutte giuste, anche quelle un tanto al chilo, anche quelle strillate dalla finestra per fare colpo sui passanti. Per il berlusconismo il dubbio è un lusso o peggio un vizio, e i Peanuts, in un eventuale elenco di letture per l´edificazione della gioventù, certamente non ci sarebbero.
Detto questo, bisognerebbe essere onesti fino in fondo, specialmente con noi stessi: nel defunto governo di centrosinistra ogni decisione aveva una gestazione di settimane, di mesi, di anni. E più in generale la sinistra è luogo deputato al dibattito, alla dialettica, all´analisi, alla controanalisi, ma non ha mai brillato per efficienza esecutiva. Non illudiamoci: anche le più maldestre o disoneste delle risoluzioni di questo governo godono, almeno fin qui, di un alto indice di popolarità. Che non entra nel merito (un sacco di gente non è interessata, diciamo così, all´approfondimento delle notizie), ma si limita a constatare con soddisfazione che il governo governa. La democrazia si può ammazzare con una raffica di decisioni, ma può anche morire di inedia quando nessuno decide più niente.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…