Carlo Cottarelli sul suo libro Chimere. Sogni e fallimenti dell'economia, in libreria dal 30 maggio 2023.

In un mondo sempre più complesso, credo sia necessario per tutti capire meglio le potenti forze economiche che condizionano la nostra vita quotidiana e ancora di più condizioneranno quella delle generazioni future. Sono temi per certi versi ancora misteriosi, soprattutto per un pubblico non specializzato e la mia speranza, nei miei libri, è di riuscire a spiegare questi temi anche chi non ha nozioni tecniche ma è curioso di capire la realtà economica attuale, giovani e meno giovani.

In questo libro parlo di quelle che ho chiamato le Chimere dell’economia, cioè di sette sogni di migliorare il mondo e delle disillusioni che spesso ne sono seguite. Le criptovalute, la finanziarizzazione dell’economia, la globalizzazione, sono solo alcuni esempi di idee e progetti destinati a rendere migliore la vita delle persone ma che ci hanno portato a riconoscere che, purtroppo, la linea di demarcazione tra sogno e utopia è spesso sottile e nelle vicende umane i percorsi possono diventare accidentati, le cose possono sfuggire di mano o implicare effetti collaterali indesiderati. Nei casi che ho citato, qualcosa è andato certamente storto, e sogno e realtà non hanno coinciso. È ancora troppo presto per concludere se, nel lungo periodo, questi sogni non possa essere effettivamente realizzati e in questo libro cerchiamo di capire anche in quale direzione si muoverà il mondo.

Prendiamo le criptovalute: nascono dal sogno di liberare l’economia, e la moneta in particolare, dalla sudditanza delle banche, quelle centrali che hanno il potere di creare moneta e quelle commerciali che gestiscono gran parte del sistema dei pagamenti. Il risultato, per ora, è stato di creare strumenti che si prestano a forti attività speculative, mentre nuovi intermediari sono sorti per sostituire in parte quelli tradizionali.

D’altra parte, perché e con quali risultati il potere di gestire la politica monetaria è stato affidato in molti paesi a tecnocrati non eletti, i dirigenti delle banche centrali indipendenti dal potere politico? Il sogno era quello di liberarsi una volta per tutte dell’inflazione, che invece è tornata prepotentemente negli ultimi due anni. Vuol dire che il modello delle banche centrali indipendenti ha fallito inesorabilmente?

Oppure pensiamo al sogno di aumentare la capacità di crescita dell’economia mondiale attraverso la liberalizzazione del sistema finanziario, che ha portato a una crescita abnorme nella dimensione del settore finanziario rispetto a quello produttivo reale e a un aumento dei rischi culminato nella crisi finanziaria globale del 2008-09. Più di recente, si è registrato il fallimento di alcune banche non appena i tassi di interesse hanno iniziato a crescere, il che è tuttora causa di notevole preoccupazione.

E che dire della globalizzazione, che ha portato grandi benefici ai paesi in via di sviluppo ed emergenti, togliendo dalla povertà assoluta un miliardo di persone? Ma nei paesi avanzati i lavoratori non specializzati (e sempre più anche quelli specializzati) hanno perso potere di negoziazione contrattuale e la distribuzione del reddito si è spostata verso i redditi più alti e dal lavoro al capitale. Inoltre la crisi Covid ha mostrate quanto fragili possano essere le “catene di valore” che coinvolgono decine di paesi nella produzione dei prodotti che utilizziamo. Di fronte a questi problemi, ci dobbiamo attendere una rapida de-globalizzazione?

Anche la rivoluzione informatica è, per certi aspetti, una chimera: qui il sogno è che i robot e l’intelligenza artificiale liberino l’umanità dalla necessità di lavorare, o che comunque migliorino il nostro standard di vita almeno quanto le passate rivoluzioni tecnologiche. Purtroppo, però, la produttività del lavoro, anche nei paesi tecnologicamente più avanzati come gli Stati Uniti, negli ultimi decenni ha rallentato invece che accelerare e anche questa rivoluzione sembra aver promesso più di quanto ha potuto mantenere, almeno per ora.

Ma c’è un sogno, l’ultimo, il più grande, quello di una crescita economica senza fine nel nostro tenore di vita. Questo sogno si sta scontrando con le conseguenze ambientali della crescita, in primis il problema del riscaldamento globale. Questo è il sogno per cui temo maggiormente che ci attenda un brusco risveglio, se non cambiamo presto rotta. Il sogno deve invece diventare quello di una crescita più sostenibile perché in equilibrio con il pianeta in cui viviamo. Ed è il sogno che vorrei consegnare alle nuove generazioni, nella speranza che il mio lavoro possa contribuire a renderle più consapevoli.

Chimere di Carlo Cottarelli

Cos’hanno in comune il sogno libertario delle criptovalute, quello tecnocratico dell’indipendenza delle banche centrali, la finanziarizzazione del sistema economico, l’abolizione della fatica attraverso la tecnologia, la globalizzazione e un mondo senza barriere, l’illusi…