Marco d’Eramo

Marco d’Eramo, nato a Roma nel 1947, laureato in Fisica, ha poi studiato Sociologia con Pierre Bourdieu all’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Giornalista, ha collaborato con “Paese Sera” e “Mondoperaio”, e collabora con “il manifesto”. Tra le sue pubblicazioni: I nuovi filosofi (Lerici, 1978), L’immaginazione senza potere, mito e realtà del ’68 (Mondoperaio, 1978), la cura di La crisi del concetto di crisi (Lerici, 1980), Gli ordini del caos (manifestolibri, 1991), Via dal vento. Viaggio nel profondo sud degli Stati Uniti (manifestolibri, 2004) e, con Feltrinelli, Il maiale e il grattacielo (1995) e Lo sciamano in elicottero. Per una storia del presente (1999).

Marco d’Eramo
Marco D’Eramo: G 20. Voudou al vertice

Marco D’Eramo: G 20. Voudou al vertice

Alla faccia della fanfare e del conclamato ‟patto di Pittsburgh”, il vertice del G 20 è stato così in sordina che la notizia più importante che ha prodotto riguarda non l'economia, ma l'Iran e le sue ambizioni nucleari…

Marco D'Eramo: Pittsburgh. Quadratura del summit

Pittsburgh è la città in cui si apre il summit del G 20, il gruppo dei venti paesi dalle economie più forti. Ma è anche l'esempio vivente della trasformazione subita dagli Stati uniti e dei problemi che il suo presidente Barack Obama deve affrontare….

Marco D'Eramo: Il potere dell'algoritmo

L'alleanza siglata tra Microsoft e Yahoo! in funzione anti-Google definisce il futuro del capitalismo mondiale quanto un patto tra le Tre Grandi di Detroit mezzo secolo fa.

Marco D'Eramo: G8. Uno stanco rituale

Il G8 è un involucro vuoto, obsoleto, che non corrisponde alla scala di potere del pianeta dove nulla può essere deciso senza Cina, India, Brasile. I leader europei più realisti lo sanno bene e la Merkel propone da mesi di eliminarlo…

Marco D'Eramo: Tehran è sola

Tehran è sola, si potrebbe dire, citando una famosa frase pronunciata 41 anni fa per Praga. E sola lo è davvero, almeno a misurare le incerte reazioni statunitensi ai drammatici eventi seguiti al voto presidenziale del 12 giugno.

Marco D'Eramo: Obama e la finanza Usa. Troppo tardi, troppo poco

Come uscirà il capitalismo da questa crisi? Da destra, da sinistra, dal basso, dall'alto? Le nuove regole del sistema finanziario che il presidente degli Stati uniti Barack Obama ha delineato non offrono una risposta chiara.

Marco D'Eramo: Grazie Papa

Dobbiamo essere grati a Joseph Ratzinger. Non passa giorno che il pontefice non ci ricordi quanto fu giusta e indispensabile la lotta per la libertà di religione e dalla religione…

Marco D'Eramo: Sistema fantasma

Un fantasma si aggira per la crisi, ed è il termine ‟sistema”. Come nelle sedute spiritiche gli ectoplasmi compaiono sempre al momento opportuno, così ora il ‟sistema” viene evocato a ogni piè sospinto dagli sciamani dell'economia.

Marco D'Eramo: Due eredità per Obama

Adesso è ufficiale: più di 600.000 iracheni e 5.000 soldati alleati sono morti per sbaglio, per un deprecabile refuso nelle informazioni fornite al presidente dai servizi segreti Usa. Così almeno l'ha raccontata lo stesso Bush in un'intervista alla Abc…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La lunga attesa della Chicago nera

Abbiamo della miseria urbana un'immagine diversa da quella statunitense. Pensiamo ad affollate bidonvilles, a una folla cenciosa. Invece qui hai strade deserte lungo cui scorrono negozi chiusi dalle vetrine sfasciate, distributori di benzina in rovina…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. L'Arizona a secco - La crisi di un modello americano

Nello stato del senatore McCain, candidato repubblicano alla presidenza Usa. Era tra gli stati in crescita più rapida, ma ora ‟la crescita si è rotta”, le imprese chiudono, il deficit cresce. Primi segni di recessione

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La ricetta anticrisi di Obama

Il candidato democratico delinea il suo piano per uscire dalla depressione: posti di lavoro, aiuti a famiglie e imprese per rilanciare l'economia reale.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La tana del lupo

L’Arizona è lo stato di cui è senatore McCain: ma il candidato repubblicano qui non è popolare. Così i democratici sperano. E contano sul voto dei ‟latinos”, conservatori nei valori ma tartassati dalla crisi economica e dal razzismo strisciante.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La vida oltre il deserto - La fatica di essere ispanici in uno stato di frontiera

‟Per i diritti civili degli immigrati, l'Arizona è oggi quello che il Mississippi era negli anni '60 per i neri”: è lo stato in cui vige un clima di intimidazione e terrore che sconfina in un vero e proprio razzismo verso i ‟latinos”.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Un martedì da leoni

Ancora due giorni. E poi questa storica, intensa, estenuante campagna presidenziale sarà conclusa. Incrociando le dita e facendo gli scongiuri, pare quasi certa la vittoria del candidato democratico, il senatore Barack Obama…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. America oggi

Oggi l'America vota. E vota contro la storia. Vota per eleggere un presidente nero (che ironia, se vincitore, occuperà la Casa bianca) in un paese fondato su tre secoli di schiavismo, marcato da un secolo di segregazione…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. L'“Obomania” e la sinistra critica

‟Il suo istinto fondamentale è il moderatismo, il bipartitismo, il centrismo”. Parla il giornalista di ‟The Nation”, Alexander Cockburn, che non trova nessuna ragione per votare a favore di Barack, ma solo motivi per votare contro McCain-Palin.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. San Francisco, su a sinistra

‟Qest'elezione rappresenta un punto di svolta. Obama ha detto che vuole aumentare le tasse per i redditi superiori a 250.000 dollari e diminuirle per i redditi minori. E ci vuole coraggio in America per un'affermazione simile”.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Se questo è un complotto

Se tutti i complotti contro di lui sono come quello svelato l'altro giorno, Obama può dormire sonni tranquilli. Due balordi di 18 e 20 anni, provenienti da due sperduti paesetti rurali del sud razzista, trovati in possesso di due schioppi a canne mozze…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Madison è tutta per Obama

Madison è una cittadina progressista, dove gli abitanti sono di origini scandinave e si respira un'aria da socialdemocrazia nordica. La sinistra locale si prepara a fare festa e a esigere dal candidato afro-americano il rispetto delle promesse fatte.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Per Obama, Colin Powell e tanti soldi

Ottima la settimana scorsa per Barack Obama. Nel dibattito di mercoledì notte, tutti i sondaggi l'hanno dato per vincente. Sabato il suo stato maggiore ha annunciato per settembre una raccolta record di fondi…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Elefanti rosa shocking

Voci di donne che tifano per McCain. Fanno parte della Women Coalition, sono scrittrici di libri cristiani che difendono con furia la scuola privata, giovani studentesse attiviste in carriera politica…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Obama e McCain, l'ultimo spettacolo

Nell'aria secca del crepuscolo, sul portabagli di molte auto risalta lo sticker della radio cattolica, su alcune il santino di Benedetto XVI. Una volontaria repubblicana mi sussurra eccitata: ‟Arriva la star!. È lui, quant'è bello!”…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Conto alla rovescia

A 28 giorni dal voto per le presidenziali, la crisi sconvolge la corsa alla Casa bianca e le strategie dei candidati. I democratici contano sull'elettorato nero.. Ma i giochi non sono ancora fatti.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Per chi voterà Jeovah?

Gli ebrei americani sono 2 a 1 a favore di Obama, ma erano, 4 a 1 per Al Gore, 3 a 1 per Clinton e Kerry. E su internet i fondamentalisti fanno viaggiare caterve di immondizia contro il senatore: ha studiato in una madrassa, ha giurato sul Corano...

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La disfatta del mercato

Sbilanciamoci: dopo il dibattito dell'altra notte, McCain perderà queste elezioni e Obama sarà il primo presidente afro-americano degli Stati uniti (sempre che Dick Cheney non ci riservi un bell'attacco all'Iran o che Bin Laden…).

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Sugli schermi Usa il confronto del meno peggio

Sconnessi dal mondo reale. È questa la fortissima impressione lasciata dal primo faccia a faccia tv tra i due candidati alla presidenza degli Stati uniti, il repubblicano John McCain e il democratico Barack Obama. Un sondaggio della Cnn dà in vantaggio Ob

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Orizzonti di crisi

Uragani, meteorologici ma soprattutto economici e finanziari, si abbattono sugli Usa e sulla campagna elettorale: a rischio bancarotta anche la Lehman Brothers.

Marco D'Eramo: New York prigioniera del sospetto. Chiunque può essere un nemico

Nei sette anni di ‟guerra al terrore”, le vittime più numerose sono state le libertà civili, le garanzie democratiche, la privacy dei cittadini. E l'epicentro di questo terremoto sono stati gli Usa.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Iraq, tallone d'Obama

Il presidente uscente interviene nella campagna elettorale e sposta (pochi) soldati da Baghdad a Kabul. Un colpo agli avversari, mai contrari alla guerra irachena ma solo alla sua cattiva gestione.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Convention repubblicana, l'uso politico dell'uragano

Quando Mike Davis parla di ‟politica dei disastri”, dei cataclismi e delle catastrofi, non pensa certo all'uso tattico e strumentale che i repubblicani fanno dell'uragano che si è abbattuto sul Mississippi e sull'ovest della Louisiana.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. L'astronave repubblicana

Nel Xcel, il palazzetto dello sport di St. Paul, va in scena l'America ‟compassionevole” di Bush: quella che ha portato la democrazia in Iraq e grandi conquiste sociali in patria. E stasera l'epilogo, con il discorso di McCain.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La buona notizia

Se tanto mi dà tanto, McCain è messo davvero male. Troppo somiglia al John Kerry del 2004: non solo perché sono ambedue senatori di lungo bordo, e neanche perché entrambi sposati a due ingombranti miliardarie. E nemmeno perché sono due eroi di guerra…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Sotto il segno dei due Clinton

Da una Clinton all'altro: alla Convention dei democratici è stata la volta di Bill, mentre Hillary ha infiammato la platea con il suo discorso appassionato. Ma l'ex first-lady rivendica ancora il suo ruolo.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Chiamata alle armi

Infine McCain ha ottenuto la candidatura presidenziale, dopo una Convention che ha ‟nascosto” Bush. Ha con sé i cristiani integralisti, trascinati da Sarah Palin, e l'estrema destra sociale. Ora la guerra a Obama è aperta.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Domani sarebbe Obama

Se le elezioni rispecchiassero le due Convention, democratica e repubblicana, per Barack Obama da qui a novembre sarebbe solo una marcia trionfale.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Convention-flop per McCain

Disorganizzazione e posti vuoti in un palazzo dello sport molto più piccolo di quello riempito dai sostenitori di Obama. Il presidente e il suo vice tenuti lontani dall'evento L'uso politico dell'uragano non nasconde il fallimento dell'appuntamento.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Sonnifero McCain, cala il sipario sulla convention

Il 72enne candidato chiude l’appuntamento di St Paul con un unica proposta chiara: quella di scavare più pozzi di petrolio. Per il resto solo tanta retorica e toni moderati per cercare di recuperare voti al centro.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Risuonano le note di Obama

Il discorso di investitura di Barack, dopo che Stevie Wonder ha scaldato i cuori dei presenti allo stadio e prima di gettarsi a capofitto nei due mesi decisivi per la campagna presidenziale. Ma alla convention anche le proteste pacifiste alzano il volume.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. L'ombra di Hillary

Il sipario si è alzato sulla Convention Democratica di Denver. Se l'elezione presidenziale è il momento più teatrale della vita politica americana, le Conventions, democratica e repubblicana, sono l'evento più teatrale della campagna presidenziale…

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Barack boys contro Clinton girl

Messa solenne della democrazia a stelle e strisce, parte il duello tra il culto obamiano e la spada di Damocle clintoniana. Guerra anche tra bevande gassate: si officia al Pepsi Center, ma la CocaCola sponsorizza il kit per la stampa.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Il culto pericoloso del Kennedy nero

I repubblicani attaccano con eventi e spot di disturbo. Mentre alla Convention i democratici restano in adorazione di Barack Obama e tacciono sull'avversario McCain. Torna il fantasma di John Kerry.

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. La parola a Obama

Adesso sta solo a lui. Saranno le sue parole in uno stadio da calcio, davanti a 75.000 spettatori, a dirci se questa Convention democratica sarà stata un successo. O se invece si rivelerà un flop clamoroso,

Marco D'Eramo: Presidenziali USA. Una Convention in famiglia

I pezzi forti della giornata di apertura hanno confermato le previsioni di una Convention sulla difensiva, tutta tesa a sottolineare la propria conformità, medietà e devozione ai principi del sogno americano.

Marco D'Eramo: USA. L'antrace colpisce ancora

Nel 2001 l'ondata di lettere al carbonchio alimentò il clima di terrore. Poi la ricerca (finora vana) dei responsabili... Ora il suicidio di un microbiologo del dipartimento di guerra batteriologica dell'esercito Usa che stava per essere incriminato.

Marco D'Eramo: Capitalismo da cani

L'uomo è il miglior amico del cane ma il peggior nemico di se stesso. Una miliardaria statunitense lascia 11 milioni di dollari al suo cane… Ma non finisce qui: la sua fondazione che ha come scopo la cura dei cani vale tra i 5 e gli 8 miliardi di dollari…

Marco D'Eramo: Primarie Usa 2008. La terza vita di Hillary

Prima moglie del governatore dell'Arkansas, poi senatrice di New York e infine candidata alla nomination democratica. Hillary Clinton ha chiuso un nuovo ciclo della sua lunga ascesa politica, ma ha già posto le sue condizioni a Obama.

Marco D'Eramo: Primarie USA. Un'altra quasi-vittoria per Obama. Ma ha un problema

Dopo l'ultima tornata di primarie, Obama ha dichiarato: ‟La nomination è a portata di mano”. Ma non vi sembra di averla già sentita? Da mesi, Obama sta per infliggere il ko ma Hillary Clinton non si ritira mai e tutto è rinviato alla tornata successiva…

Marco D'Eramo: Primarie Usa. Autolesionismo democratico

Quante volte negli ultimi tre mesi abbiamo scritto che oggi si potrebbe decidere la nomination democratica? Tantissime. Ebbene, ci tocca ridirlo ancora una volta…

Marco D'Eramo: Sinistra. Corsi di recupero

Se il Labour cede Londra e Alemanno vince Roma, subito diventa epocale affondamento della sinistra: quando pochi anni fa il Labour faceva sua Londra e la sinistra coglieva Roma, nessuno parlava di disfatta storica della destra mondiale…

Marco D'Eramo: Martin Luther King, 40 anni dopo

Come tutti gli esseri scomodi, King andava prima ammazzato, compianto con un lutto nazionale, decorato con medaglie postume al valor civile, celebrato come strenuo martire per la libertà, indi musealizzato, e infine ridotto a innocua icona…

Marco D'Eramo: Iraq. Capitolo quattromila

Per l'esercito statunitense, il pedaggio dei caduti in Iraq ha superato la barriera dei 4.000 morti. La notizia è che questa notizia non fa più notizia. Lo stillicidio delle morti è equiparato a quello delle vittime del traffico…

Marco D'Eramo: Le figurine della politica

Nelle liste di candidature il parlamento che uscirà dal voto del 13 aprile si configura già come presepio postmoderno, di cui ogni deputato è statuina. Ecco lì a sinistra ‟la Giovane”; più in alto ‟il Manager”; in fondo ‟l'Operaio” accanto al ‟Generale”…

Marco D'Eramo: Ping pong elettorale tra Italia e Usa

Vedete forse giovani signore in trance svenire ai comizi di Veltroni (mentre la domanda ‟C'è un medico in sala?” è un appuntamento fisso nei meeting di Obama)? Se c'è una cosa che separa le primarie Usa dalle nostre elezioni è proprio il coinvolgimento.

Marco D'Eramo: I bei tempi del papa re

Nessuno quanto l'ineffabile pontefice Benedetto XVI esprime la soavità di questo nostro mondo postcoloniale, postrazziale, postcodino. Non contento di aver affermato che Galileo Galilei ebbe giusto processo…

Marco D'Eramo: Primarie 2008. La strana geografia politica del supervoto

Dal supermartertedì indicazioni contrastanti per i due candidati democratici: Clinton vince nel voto segreto, grazie ai latinos e contro i Kennedy. Obama domina i caucus. Sui delegati ottenuti è già scontro.

Marco D'Eramo: Primarie 2008. Tutte le facce dell'America

Nel giorno del giudizio il popolo sovrano degli Stati uniti ha rinviato la sentenza a data da stabilire. Ma non per questo, quel che era stato soprannominato il ‟martedì tsunami” - con primarie in 24 stati -, si è risolto in un'increspatura spumosa.

Marco D'Eramo: Primarie 2008. La donna, il nero, l'eretico e il mormone

Nulla quanto queste primarie ci sbatte sotto gli occhi la portata della vera e propria rivoluzione compiuta in questi sette anni dalla squadra di George W. Bush, un presidente che ha saputo trarre enorme profitto dall'essere troppo sottovalutato…

Marco D’Eramo: Repubblicani. Usa, fuori i secondi

John Edwards, il candidato più vicino alla sinistra democratica, getta la spugna dopo un devastante K.o. Rudy Giuliani pure. Con loro in ritirata tutte le seconde linee.

Marco D’Eramo: Democratici. I “latinos” con Hillary alle primarie-fantasma

Un milione e 725mila elettori alle urne delle primarie in Florida, sterilizzate dal partito nazionale dopo la decisione del partito locale di anticiparle. Ha vinto Mrs. Clinton: Obama avrà i neri, ma lei ha i latinos

Marco d'Eramo: Il “sindaco d'America” si gioca tutto in Florida

Repubblicani, primarie pesantissime in Florida. Rudy Giuliani credeva di stravincerle e potrebbe straperderle, logico epilogo di una strategia suicida: c'è la crisi, l'eroe del 9/11 non serve più.

Marco D'Eramo: Nero batte donna e ora Obama vola

L'etnia vince sul genere: in South Carolina Barak umilia Hillary, pareggia il conto degli stati vinti e si lancia verso il ‟supermartedì”. Ma adesso il candidato nero rischia di diventare ‟candidato dei neri”.

Marco D'Eramo: Il vento del South Carolina

Il ‟Nuovo Sud” è il più amato dalle multinazionali europee e asiatiche. Qui gli afroamericani raggiungono densità record. Il retaggio sudista più profondo è nello ‟spirito di piantagione”.

Marco D'Eramo: Primarie USA 2008. Candidato repubblicano cercasi disperatamente

Il Grand Old Party (Gop) non ha un candidato credibile per le presidenziali che si terranno a novembre. Tuttto è ancora per aria e il sindaco di New York, Michael Bloomberg, continua a sfogliare la margherita "mi candido non mi candido".

Marco D'Eramo: Primarie 2008. L'Iowa sognato da 2500 inviati

Lo Iowa è uno stato sperduto e non fa testo. Ma è il primo a votare. Porcari e contadini non ci sono più. La rivoluzione agricola ha trasformato lo Iowa in uno stato di terziario e di anziani pensionati.

Marco D'Eramo: Primarie Usa. Presidenti per caso. Uno per uno

Il ritratto dei maggiori candidati repubblicani (Huckabee, Romney, Giuliani, Thompson, McCain, Paul, Bloomberg) e democratici (Clinton, Obama, Edwards, Richardson) che si sfidano nelle primarie.

Marco D'Eramo: Hillary vince contro i media

Uff! Per un momento, dopo le primarie in Iowa, avevamo temuto che in America fosse più facile persino essere nero che essere donna, quando il senatore dell'Illinois Barack Obama aveva sbaragliato la senatrice di New York Hillary Clinton.

Marco D'Eramo: Primarie 2008. La penultima spiaggia di Hillary

Oggi le primarie nel New Hampshire. Il senatore dell'Illinois Barak Obama parte favorito nei sondaggi, grazie ai suoi continui riferimenti al ‟cambiamento”. La senatrice Clinton segue a ruota. Ma a decidere saranno gli indipendenti.

Marco D'Eramo: Al via il carrozzone delle primarie Usa, strampalato e anacronistico rito elettorale

Chiuse, aperte, semi-aperte, le primarie eleggono i delegati che nomineranno i pretendenti alla presidenza, secondo un meccanismo complicato. Tutto culminerà nelle convention.

Marco D'Eramo: Primarie 2008. Il rilancio di Barack Obama

Nel freddo polare dello Iowa ha prevalso il desiderio di novità. Hanno vinto volti nuovi, se non idee nuove. Soprattutto, ha vinto la partecipazione.

Marco D'Eramo: Messico e morte

E' strage di cantanti in Messico. Solo a dicembre ne sono stati uccisi tre, ma sono ben 14 le vittime dall'agosto 2006. E' curiosa questa selezione professionale degli omicidi, che non riguarda solo i gorgheggiatori...

Marco D'Eramo: Verso le primarie democratiche. Hillary, una donna sola al comando

Barack Obama e John Edwards non ce la faranno a raggiungerla. E i democratici la voteranno nonostante la mancanza di passione per la sua candidatura. Ma se i cuori progressisti non battono per lei, l'ex first lady ormai attira fondi e consensi...

Marco D'Eramo: La democrazia fiorisce in Pakistan

Il comandante in capo del mondo libero, George W. Bush, può esclamare di nuovo: ‟Missione compiuta”. Ha infatti ormai conseguito lo scopo cui si è dedicato indefesso da anni: esportare, magari con le armi, la democrazia nel mondo islamico.

Marco D'Eramo: Pioggia d'oro sui candidati democratici

L'America conservatrice di Bush non piace più a Wall Street. ‟I repubblicani hanno perso il consenso del grande capitale. Questa è un'enorme inversione di tendenza”, dice l'economista americano Doug Henwood.

Marco D'Eramo: Utah. Il cuore integralista degli Usa

Lo Utah è lo stato più reazionario d'America insieme all'Idaho. Uno stato teocratico, puritano, repressivo. E che punta alla Casa bianca.

Marco D'Eramo: Mormoni. Una caccia fino all'ultimo antenato

Una religione ‟in franchising”, un fondamentalismo intriso di spirito capitalista. I mormoni incarnano molte delle ossessioni americane: compresa quella per la genealogia.

Marco D'Eramo: Verso le primarie negli Usa. Mitt Romney, mormone doc, il candidato del settimo giorno

Uno dei tre principali candidati alla nomination repubblicana, Mitt Romney (ex governatore del Massachusetts), è tra i membri attivi della Chiesa dei Santi dell'Ultimo Giorno (Latter Day Saints Church, abbreviata in Lds), cioè il mormonismo...

Marco D'Eramo: Contro tutte le chiese, così nacquero i mormoni

Joseph Smith jr. fondò la nuova religione nei primi anni dell'Ottocento. Gesù in persona gli chiese di ristabilire la verità e gli concesse il diritto alla poligamia. Scoppiò un duro conflitto con il governo federale...

Marco D'Eramo: Verso le primarie democratiche negli Usa. Barack come Walter, perfetto bipartisan

L'antagonista di Hillary Clinton per la nomination democratica si è buttato fin da subito al centro. Una strategia ‟veltroniana” che secondo la teoria politica dominante non pagherà.

Marco D'Eramo: Verso le primarie democratiche negli Usa. Obama, l'infanzia di un capo

Il lavoro sociale nel ghetto di South Side a Chicago ha segnato la carriera politica di Barack Obama. Resta però il paradosso: è più popolare tra i bianchi progressisti, istruiti e agiati che tra i neri.

Marco D'Eramo: L'America avrà un presidente “etnico”

Presi tutti insieme, i candidati alle primarie per le prossime presidenziali sono uno vero e proprio choc. Un nero, una donna, un mormone, un italo-americano, uno di origine messicana. Mancano solo un navajo e un nippo-americano.

Marco D'Eramo: Questa povera America

La ‟stagflazione”, ovvero stagnazione più inflazione, malattia degli Stati Uniti. ‟Siamo nel bel mezzo della crisi” dice Geoffrey Smith, direttore del Woodstock Institute di Chicago, che studia e favorisce i quartieri a basso reddito.

Marco D'Eramo: Rapina con scatto. Per telefono

La rapina a banca armata del millennio è sotto gli occhi e nessuno ne parla. Una fetta crescente del nostro reddito finisce in un bene immateriale che non esige di lavoro e quindi non crea posti: è il tempo telefonico sui nostri cellulari.

Marco D'Eramo: La penosa crociata di Larry Craig

Ognuno ha il diritto di raccattare dove e come può. Ma è penoso il modo scelto da Larry Craig. Non solo per la dinamica: sappiamo tutti che il sesso non si ferma davanti alle miserie né al ridicolo.

Marco D'Eramo: Tutti pazzi per Sarkozy

Tutti pazzi per Sarkozy (Nicolas, non Cécilia). Per un paio di mesi è sembrato in Italia che il nuovo presidente francese fosse per la destra quello che per la sinistra è stato il premier spagnolo José Zapatero...

Marco D'Eramo: I falsari di Wikipedia

In tutta la ricca storia delle grandi enciclopedie, Wikipedia su Internet è quella più democratica e collaborativa, aperta a tutti i contributi e a tutte le correzioni. Ma il prezzo della totale apertura è la totale manipolabilità.

Marco D'Eramo: Il terrorista immaginario

Da mesi le forze alleate erano alla caccia del leader dei uno dei più temuti gruppi di ‟insorti” del paese, lo ‟Stato islamico in Iraq”. Se ne conoscevano il nome, Abu Omar al Baghdadi. Adesso si scopre che non è mai esistito.

Marco D'Eramo: Pensioni. Impatto tra generazioni

Nulla fa imbestialire di più che essere presi per i fondelli senza ritegno. E tra queste beffe, la più spudorata è quella che tira fuori il ‟patto tra generazioni” come ragione per innalzare l'età pensionabile.

Marco D'Eramo: Inferno di famiglia

Nel 2006 hanno subito violenza ben un milione 150.000 donne. E le donne che nel corso della loro vita hanno subito violenze sono 6 milioni 743.000 (una su tre italiane), di cui 5 milioni di violenze sessuali.

Marco D'Eramo: La grande rivoluzione gaia

Oggi è normale vedere due uomini che si baciano per strada a New York, ma fino agli anni Sessanta l'omosessualità era tabù in Occidente. Eppure il tema mette ancora a disagio i nostri politici.

Marco D'Eramo: Bush a Roma. Il presidente nel tunnel

Nuova, prodigiosa invenzione dei servizi di sicurezza Usa: un tunnel all'aperto (della serie ‟famolo strano”). Per proteggere George W. Bush nella sua visita a Roma, invece di scavare una galleria, la monteranno alla luce del sole in tela verde...

Marco D'Eramo: Il poker di George W.

È da un'altra galassia che Bush sbarca in Europa per il vertice degli otto paesi più ricchi del mondo. E non solo perché ha assunto come consulenti scrittori di fantascienza, ma perché sembra vivere in un universo parallelo…

Marco D'Eramo: La fantascienza riciclata di Bush

Cinque scrittori di fantascienza assunti per mettersi nei panni dei terroristi e pensare alle possibili minacce che incombono sugli Stati uniti. Questa l'ultima trovata della Casa bianca.

Marco D'Eramo: Gambia. Il prodigio del presidente

Un esempio insolito della coabitazione fra liberismo e stregoneria. Il leader del Gambia Yahya Jammeh ‟guarisce” da asma e aids. In diretta tv, con intrugli segreti...

Marco D'Eramo: È morta una stella

Non se n'è andata con discrezione, ma nel più sontuoso fulgore che gli umani abbiano mai registrato nell'intero universo, anche se il suo nome non era proprio poetico. Si chiamava SN 2006gy…

Marco D'Eramo: Limbo. Geografia politica dell'aldilà

Ora che il limbo è stato cancellato dalla mappa dell'aldilà, ci si deve chiedere dove finiranno le anime che finora vi risiedevano: diventeranno apolidi? O saranno tutte cooptate in paradiso?

Marco D'Eramo: Sotto mentiti Spogli

Ronald Spogli, ambasciatore Usa in Italia, pubblica inserzioni per chiedere al nostro governo di non ritirarsi dall'Afghanistan, o che scrive al ‟Corriere della Sera” contro le ‟interferenze” prodiane su Telecom.

Marco D'Eramo: Strage Usa. Il pianto del coccodrillo

C'è solo una ripetitività che è più disperante e più ripetitiva della stragi nelle scuole e nei campus statunitensi, ed è la monotona ripetitività dei commenti a questi omicidi.

Marco D'Eramo: Putin e Berlusconi. Affinità elettive

Sul ring di San Pietroburgo il campione russo Fedor Yemelyanenko e lo statunitense Matt ‟The Law” Lindland se le danno di santa ragione. È la finale del torneo ‟Russia contro America” di ‟lotta senza regole”, cioè di arti marziali estreme...

Marco D'Eramo: L'America povera dei super-ricchi

Alla fine ce l'hanno fatta George W. Bush e Dick Cheney a rimettere le lancette indietro di 80 anni e riportare la geografia sociale dell'America a prima della Grande Depressione.

Marco D'Eramo: Pd. Il partito capra e cavoli

Era così semplice e non ce ne eravamo accorti! Noi ad arrovellarci su Pacs, eutanasia, aborto, e invece tutto si poteva risolvere con un solo giro di parole: il futuro Partito democratico avrà radici insieme ‟cristiane e illuministe”.

Marco D'Eramo: Una rivoluzione molto “calda”

Il rapporto dell'Ipcc non lascia spazio a dubbi: non solo in questo secolo la temperatura media annua crescerà di 2/4 gradi, non solo il livello dei mari s'innalzerà tra i 18 e i 65 cm, ma si è innescato un processo di riscaldamento irreversibile.

Marco D'Eramo: Pacs. Sette partite di coppia

In tv il nuovo segretario della Conferenza episcopale italiana (Cei), Giuseppe Betori, ci ha consigliato d'imparare dalla Francia, lo stato ‟più Pacs” al mondo, quanto a politica familiare...

Marco D'Eramo: Moderazione infinita

Nessuno è più estremista del vero moderato: perché non si è mai abbastanza moderati. C'è sempre qualcuno ancora più moderato del moderato, che lo ricatterà per non essere abbastanza moderato: non si può essere moderatamente moderati.

Marco D’Eramo: Le palpebre di Olmert

La notizia è clamorosa e segna una svolta epocale nella travagliata storia del Medio Oriente. Il premier israeliano Ehud Olmert si è sottoposto a una blefaroplastica, cioè a un intervento di chirurgia estetica per sollevare le palpebre.

Marco D'Eramo: Escalation. Parola di Bush

Il presidente Usa ha spiegato alla nazione la sua ‟nuova strategia” in Iraq: 21mila soldati in più. Un vero e proprio rilancio quello di Bush, che non sembra preoccuparsi del chiaro messaggio degli elettori nelle ultime elezioni di medio termine.

Marco D'Eramo: Saddam. Vendetta

Nelle guerre antiche il sovrano vinto veniva spesso ucciso. La sua morte non veniva però ammantata di motivi giuridici: moriva perché aveva perso. Gli Stati uniti invece sentono il bisogno di addobbare una nuda vendetta in una veste di meritata punizione…

Marco D'Eramo: L’esecuzione di Saddam. Guai ai vinti

Ce l'avevano mostrata come un'impiccagione sobria, composta: il video rilasciato dal governo iracheno era muto. Ma poi è saltata fuori la colonna sonora in cui le guardie e gli spettatori sfottono a ripetizione Saddam Hussein…

Marco D'Eramo: Il regno dei preti

Il culmine ineguagliato dell'ossequiosità al Vaticano lo si coglie nel variegato fronte contrario ai Pacs, che brandisce lo ‟scandalo” delle coppie omosessuali per negare status legale e legittimo a tutte le unioni di fatto, anche eterosessuali.

Marco D'Eramo: Usa. Un 40 per cento di democrazia

Con quale affluenza alle urne gli elettori americani hanno provocato un ribaltone così spettacolare? Invano cercheresti questo dato tra le minuziose mappe e tabelle pubblicate dal ‟New York Times” o dal ‟Washington Post”.

Marco D'Eramo: Iraq, Bush alla prova dei saggi

La commissione bipartisan guidata da James Baker, cui è affidato l’incarico di formulare proposte per una nuova politica in Iraq, ha interrogato il presidente Bush e molti altri big. Rilancio o ritiro parziale?

Marco D'Eramo: Resa dei conti alla Casa bianca

Bush caccia Rumsfeld ma non sarà facile per lui liberarsi di Cheney, la ‟mente” della guerra in Iraq. Intanto gioca la carta bipartisan invitando i democratici, incerti e divisi sull’Iraq, a salire sulla nave della guerra che sta affondando.

Marco D'Eramo: Stati Uniti. Il vento è cambiato

Ha trionfato il referendum contro George W. Bush. E ha vinto il referendum contro la guerra in Iraq. Perché questo erano diventate le elezioni di mezzo termine: un pronunciamento del popolo americano pro o contro la presidenza, pro o contro la guerra.

Marco D'Eramo: Il gioco sporco dell'armata Bush

I repubblicani, perdenti nei sondaggi alle elezioni di midterm, scelgono l'aggressione, i colpi bassi e le ‟pubblicità negative” contro gli avversari. I democratici, che non usano gli stessi metodi, vivono con ansia la vigilia del voto.

Marco D'Eramo: In Arizona è meglio fare i maiali

Referendum. In Arizona i cittadini dovranno pronunciarsi su vari argomenti: l'aumento del salario minimo, l'esclusione degli immigrati illegali dalle coperture sanitaria e pensionistica, sull'allargamento delle gabbie in cui sono chiuse le scrofe gravide…

Marco D'Eramo: California. Contro Bush, ma con Schwarzy

In California è importante essere liberal sui diritti civili e liberisti in economia. E questo Schwarzenegger lo ha capito smussando il suo iniziale disprezzo per gay ed ebrei. E criticando Bush ‟in crisi da guerra”.

Marco D'Eramo: Immigrazione. Il muro del sogno di Tijuana

L'infinita barriera costruita dagli Stati Uniti al confine sud non ferma gli immigrati, di cui il paese ha comunque bisogno, ma è un fondale scenografico per la demagogia razzista dei politici. E serve come sito per testare armi e tecnologie militari.

Marco D'Eramo: L'America domani. Sogni nel deserto

Rispetto all'Europa, quanto a densità di popolazione, gli Stati uniti sono ancora un deserto. Però ogni americano si mangia più metri quadri di terra, più metri cubi di ossigeno, più barili di petrolio, più tonnellate d'acqua di chiunque altro sulla terra

Marco D'Eramo: Il nostro fantasma

Nell'era della comunicazione l'interstizio tra trapasso ufficiale e morte fisica si dilata fino a durare anni. Finora quest'effimero aldilà spettava solo agli autocrati. Ma la guerra al terrore sembra conferire lo stesso ‟antetomba” anche a bin Laden.

Marco D'Eramo: Oriana, conformista nel girone degli iracondi

Urlando a gran voce opinioni conformi, Fallaci è riuscita, proprio con la sua sguaiatezza, a esporle in modo tanto eccessivo da apparire controcorrente. Se avesse dovuto trovarle un posto nell'Inferno, Dante l'avrebbe condannata nel girone degli iracondi.

Marco D'Eramo: Se il papa sbaglia

Con la sua ‟maldestra” citazione, Benedetto XVI ha innescato una crisi assai più grave di quella delle vignette su Maometto: non è un giornalista a esprimersi, ma la guida spirituale di un miliardo di cattolici.

Marco D'Eramo: L'11 settembre ci ha fuso il cervello

Da giorni il pianeta si chiede pensoso in che modo l'11 settembre 2001 ha cambiato per sempre il mondo e la nostra vita. Molte le conseguenze sviscerate. Ma un cambiamento non viene mai nominato. Ed è che l'11 settembre ci ha reso tutti più stupidi...

Marco D'Eramo: Referendum costituzionale. Un motivo c'è per votare No

Facciamoci ancora del male. Ecco l'intento profondo che ha animato la campagna referendaria del centro-sinistra, che ha abbandonato a se stessi i fautori del no, lasciando gli italiani in balia dei faziosi spot di Mediaset.

Marco D'Eramo: La Gatta nel Perù che scotta

Come un ufficiale di polizia peruviano, Johnny Vásquez Carty, è diventato il più ricercato sequestratore del paese, legato alle più famigerate bande criminali. Senza che ciò meravigli nessuno.

Marco D'Eramo: Il New Labour, dalla “terza via” al vicolo cieco

Con la sconfitta elettorale di giovedì, è tutto il progetto politico di Tony Blair a mostrare la corda dopo nove anni di governo.

Marco D'Eramo: Maledetto popolo

Silvio Berlusconi come Vanna Marchi? Gli italiani creduloni abbindolati dalla telepromozione politica? C'è qualcosa di davvero inquietante nel modo in cui tanta sinistra ha reagito al voto del 9 e 10 aprile.

Marco D'Eramo: Stati uniti. Usi all'abuso

Ma quand'è che l'opinione pubblica americana si deciderà infine a riconoscere che da anni ammette l'inammissibile?

Marco D'Eramo: Usa. Due destre sui clandestini

A Washington la Commissione Giustizia del Senato ha approvato con 12 voti contro 6 un disegno di legge che facilita la legalizzazione di 11 milioni di immigrati clandestini.

Marco D'Eramo: Quattro anni...

Per i padroni del mondo il tempo scorre invano. Nulla hanno ritenuto dei quattro, densissimi anni che sono trascorsi dal 2002, quando la Casa Bianca formulò la dottrina strategica della guerra preventiva.

Marco D'Eramo: Se Dio lo vuole

Oggi dio è dappertutto in politica: a Washington è presente nelle quotidiane preghiere mattutine alla Casa bianca; a Tehran impone la filiera nucleare; a Roma è ospite quasi ogni sera da Bruno Vespa a Porta a Porta.

Marco D'Eramo: Insostenibile Bush

Persino le Nazioni Unite chiedono ora l'immediata chiusura della prigione di Guantanamo e la liberazione dei prigionieri ivi rinchiusi, a meno che non siano subito processati secondo i criteri internazionali di legalità.

Marco D'Eramo: C'è una banlieue nel futuro dell'Europa

Le fiamme nella notte delle banlieues ci illuminano su quale tipo di futuro aspetta l'Europa. Le rivolte autunnali dei beurs, i giovani francesi di origine magrebina, costituiscono infatti un evento precorritore, almeno per il nostro continente.

Marco D'Eramo: Voli Cia. Potere assoluto

Il mandato internazionale di cattura richiesto dai magistrati milanesi per 22 agenti della Cia che sequestrarono in Italia l'imam Abu Omar, segna una svolta nei rapporti giuridici tra Europa e Stati uniti.

Marco D'Eramo: Città di tenebra

New Orleans. Oltre al razzismo, il ciclone Katrina ha messo a nudo anche l'indicibile viltà, la delinquenza, delle sue forze «dell'ordine».

Dopo Katrina. Quel che resta di New Orleans. Un reportage di Marco D'Eramo

Resta deluso chi si aspetta di vedere una città in ricostruzione, brulicante di iniziative. New Orleans, tante città in una, è ferma al 28 agosto quando l'uragano si accanì soprattutto contro chi non aveva i mezzi per scappare.

Marco D'Eramo: La Russia amputata del Guggenheim

L'esposizione allestita al museo Guggenheim di New York si propone al pubblico come ‟la più esauriente sull'arte russa dalla fine della guerra fredda in poi”. Ma trascura l'eccezionale stagione dell'avanguardia degli anni ’20.

Marco D'Eramo: Cia-gate. Il vero bersaglio

La dice lunga su chi sia il vero bersaglio del Cia-gate la violenza con cui il vicepresidente degli Stati uniti, Dick Cheney, ha difeso il suo (ormai ex) capo di gabinetto, I. Lewis Libby jr., appena incriminato da un Gran Giurì federale.

Marco D'Eramo: Iraq. I duemila caduti

Due notizie arrivano dall’Iraq. Il conteggio dei soldati americani uccisi ha toccato la simbolica quota di 2.000 caduti e la costituzione è stata approvata per un pelo. Ma niente sembra scaldare l’opinione pubblica americana.

Marco D'Eramo: Usa. Rita l'atomica

La militarizzazione delle emergenze naturali che colpiscono gli Usa è a tal punto interiorizzata da tutto il mondo, che Katrina è stata rivendicata persino da Al Qaeda. Ci troviamo di fronte a una visione bellica delle catastrofi naturali.

Evangelizzazione e sfruttamento in Amazzonia. Un reportage di Marco D'Eramo

La storia della conquista dell'Amazzonia e dei suoi giacimenti petroliferi dalle evangelizzazioni "forzate" del XX secolo al dominio delle compagnie petrolifere dei nostri giorni. Un reportage di Marco D'Eramo per "il manifesto".

Marco D'Eramo: Amazzonia. L'occidente in maschera

Uno sguardo antropologico sul mondo indios dell'Amazzonia che si estingue e che esaspera i grandi interrogativi irrisolti del moderno uomo occidentale.

Marco D'Eramo: La guerra fredda e l'invenzione sovietica della bicicletta. Colloquio con il premio Nobel Zhores Alferov

La parabola della ricerca in Urss e nella nuova Russia in una conversazione con Zhores Alferov, premio Nobel per la fisica nel 2000. Le rivalità tra scienziati, la competizione con l'occidente, la fuga dei cervelli.

Marco D'Eramo: Champagne per Bush. Dopo la crisi di Schröder, il referendum "stende" Chirac

Il tracollo elettorale di Gerhard Schröder, poi quello referendario di Jacques Chirac hanno segnato la sconfitta - e a termine l'uscita di scena - dei due grandi oppositori della guerra in Iraq. I neoconservatori alla Casa bianca festeggiano.

Marco D'Eramo: Egemonia americana e rivoluzione dei consumi

La cultura americana del consumo ha agito come una forza rivoluzionaria, e le sue invenzioni sociali e il suo messaggio sul diritto alle comodità sono stati un dissolutore degli antichi legami potente quanto una rivoluzione politica.

Marco D'Eramo: Londra dopo le elezioni. Assedio a Tony Blair

I ‟ribelli” del Labour chiedono che il premier lasci il posto, ma Blair non intende farsi da parte. Sconterà l'impasse della politica estera, l'offensiva padronale per sgravi fiscali e l'economia che rallenta.

Marco D'Eramo: Elezioni inglesi. Il terzo vicolo

Il Labour ha ottenuto il risultato storico di essere riconfermato al governo per la terza volta di seguito. Ma se il Labour ha vinto, Blair ha perso. E a decretare il suo definitivo declino politico è stato l'Iraq.

Marco D’Eramo: Elezioni inglesi. L'ultima volta di Tony Blair

Probabile il terzo mandato al Labour, ma con molte incertezze. E la credibilità personale di Tony Blair è compromessa dalle bugie e i silenzi con cui giustificò la guerra in Iraq.

Marco D'Eramo: Inglesi al voto, floridi e scontenti

Con i migliori dati macro-economici del continente, il New Labour ha l'appoggio dei grandi gruppi capitalistici. Ma le infrastrutture e i programmi sociali lasciano a desiderare. I britannici confermeranno Blair per mancanza di alternative.

Marco D'Eramo: Elezioni. Blair si gioca Londra a Baghdad

Il ‟parere legale” sulla guerra imbarazza il premier britannico. Così la guerra in Iraq torna sotto i riflettori, e le menzogne minano la sua figura di leader.

Marco D’Eramo: Elezioni inglesi. Col porta a porta in East London

George Galloway, leader del partito Respect, uno dei più drastici oppositori della guerra contro l'Iraq, fa campagna elettorale nell'enorme Londra asiatica, mediorientale e islamica, che ha più abitanti di molte regioni italiane.

Marco D'Eramo: Terri violata

Che riposi in pace. Era questa un tempo la formula di rito della chiesa cattolica e del cristianesimo per accomiatarsi da una salma. Ma le polemiche e le strumentalizzazioni non accennano a placarsi, neanche dopo la morte di Terri Schiavo.

Marco D'eramo: Doppia agonia

Ormai le immagini si confondono: è il sorriso neurovegetativo di Terri Schiavo a benedirci da Piazza San Pietro; mentre i fondamentalisti cristiani manifestano per non staccare la spina a Karol Wojtyla.

Marco D'Eramo: L'affare Terri

Per Bush e per l'establishment repubblicano, Terri Schiavo è un vero affare, con cui possono in parte estinguere, o almeno ripianare, il debito acceso nei seggi elettorali.

Marco D'Eramo: Se i liberal perdono la bussola

Gli ebrei sono intrinsecamente inadatti a fare i contadini, i bianchi a giocare a pallacanestro e le donne a fare ricerca scientifica. A enunciare questi vieti luoghi comuni non è stato un razzista dell'Alabama ma Lawrence H. Summers, rettore di Harvard.

Marco D'Eramo: Bush. Il Messaggio preventivo

Primo discorso sullo stato dell'Unione di George Bush II. Prima nel mirino è stavolta la Social Security, condita in salsa "società dei proprietari". Poi l'Iraq post elettorale, il Medioriente e gli altri in salsa "lotta alla tirannia nel mondo".

Marco D'Eramo: Festa grande per il monarca George Bush II

Oligarchismo americano: "Ballo patriottico" per l'insediamento di un presidente condannato alla guerra preventiva perpetua. Ma solo il 39% degli americani è oggi a favore del conflitto in Iraq.

Marco D'Eramo: L'ultima eclissi del quinto sole

Il Guggenheim di New York espone quattrocentotrentacinque artefatti della antica civiltà azteca, i cui protagonisti aspiravano a una morte eroica per avere il diritto di trasformarsi in colibrì.

Marco D'Eramo: Maremoto. Stati uniti e molto taccagni

Prima i 15 milioni di dollari offerti generosamente in aiuti da Bush, poi saliti a 35 e ora a 350: quanto un giorno di occupazione dell'Iraq. Stessa generosità delle grandi corporation.

Marco D'Eramo: Il day-after della sinistra

Dopo la sconfitta. Gli intellettuali sperano nei movimenti per condizionare un partito che - cercando il "centro" - si sposterà a destra. La "fine delle ideologie" ha sgombrato il campo dagli avversari dell'unica ideologia rimasta: quella dei neocon.

Marco D'Eramo: In nome del padre, del figlio e del conto corrente

Nell'America di Bush alla radio e in tv s'alternano un predicatore dopo l'altro. Ma ormai i cristiani conservatori mandano direttamente in parlamento i loro rappresentanti, grazie alle ricche famiglie bigotte.

Marco D'Eramo: La lunga marcia a destra di dio

Fondazioni: sono il cuore pulsante che sostiene le sette religiose e tutte le campagne contro i diritti civili e sociali.

Marco D'Eramo: Halloween, i fantasmi che infestano le urne

La festa che più assomiglia al carnevale precede le elezioni. E per la prima volta nei pub si parla di politica con grande coinvolgimento emotivo. Viaggio in Wisconsin, stato "indeciso".

Marco D'Eramo: Madison, Kerry in trionfo tra il Boss e i suoi Red sox

Nella città universitaria del Wisconsin lo sfidante si concede un bagno di folla. Bruce Springsteen lo sostiene dal palco. La sua squadra di baseball vince il campionato dopo 86 anni. Ma lo stato è ancora in bilico tra lui e Bush.

Marco D'Eramo: Presidenziali. Nel "pastore pazzo" lo spirito del Wisconsin

Come uno stato in bilico aspetta le elezioni, "le più importanti dal 1932" secondo il direttore del ‟Wisconsin Citizen Action”, che critica la sinistra succube di una destra "più gramsciana dei progressisti" nella sua capacità di conquistare egemonia.

Marco D'Eramo: Ohio. Le gemelle Bush non scaldano lo stato in bilico

Ultima tappa del viaggio in Ohio. Al Four seasons Hotel di Cincinnati, Jane, Barbara e il loro corteggio fanno flop davanti a una sala che stenta a riempirsi. Tra i repubblicani serpeggia il nervosismo, per la prima volta nella campagna elettorale.

Marco D'Eramo:Le figlie di mezzanotte

Incontri a Columbus, Ohio, città media, lacerata e in bilico come poche altre nell'elezione presidenziale. E dove l'Università dello stato, 70mila studenti, pende a destra, tranne rare eccezioni. Come Yoshie, rivoluzionaria a tempo pieno.

Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. Esercizi di democrazia tra pizza e martello

Serata elettorale democratica tra i carpentieri di Cleveland dove, col presidente, si vota per decine di cariche, dallo sceriffo al coroner ai giudici. I candidati si presentano a 300 persone. Alla fine, si mangia e si beve.

Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. "Campagnando" nell'Ohio

Un pomeriggio di "porta a porta" a Cleveland, in compagnia di tre volontarie nere che reclutano votanti per John Kerry. Ore ed ore di lavoro per convincere la gente. Risultato: nella contea Cuyahoga 161mila nuove registrazioni, 820% più del 2000.

Marco D'Eramo: Cleveland, Ohio. Nel cuore della rust belt

Quinta metropoli Usa negli anni '50, Cleveland è oggi in pieno degrado, dopo 30 anni di deindustrializzazione.

Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. Bush-Kerry nella curva sud degli edili

Mancano 18 giorni alle elezioni, tutto è ancora in gioco. E prima di salire in macchina, i giovani volontari si riuniscono in cerchio e intonano in coro una melodia beethoveniana, ma le parole sfottono Dick Cheney ed esaltano Kerry.

Marco D'Eramo: Presidenziali Usa. L'ipotesi Caracalla

È frustrante al massimo assistere ai dibattiti televisivi della campagna presidenziale americana, perché dalle domande del pubblico e dalle risposte dei candidati tocchi con mano quanto gli Stati uniti siano affetti dalla sindrome Truman Show.

Marco D'Eramo: Presidenziali. Triste America

Solo un tragico, macabro umorismo si è stagliato dalla soporifera piattezza del primo dibattito tv tra Bush e Kerry. È stato quando Bush ha voluto convincerci che con l'invasione statunitense l'Iraq è diventato un posto migliore.

Marco D'Eramo: "Sorelle nere, attente al down low"

Al Black Caucus, posti in piedi e donne in prima fila quando si parla della pratica dei maschi neri di avere rapporti bisex, all'insaputa delle proprie compagne.

Marco D'Eramo: 9/11, il ricordo dirottato

George Bush è riuscito a deviare tutta l'attenzione nazionale dalla tragedia che colpì gli Stati uniti tre anni orsono alla "guerra al terrorismo" e al conflitto iracheno. Oggi si ricorda l'11 settembre 2001 ma si pensa al giorno del voto.

Marco D'Eramo: Stati Uniti. Segregazione alle urne

Negli Usa l'integrazione razziale è ancora una parola, la norma rimane la segregazione. I neri votano in massa democratico, ma il tasso d'astensionismo è altissimo.

Marco D'Eramo: Ground zero, la nuova metafora del male

L'America si appresta a celebrare il terzo anniversario dell'attacco alle Twin Towers. Ma lo fa in modo distaccato, sotto tono anche mediaticamente. Come è cambiata la percezione dell'evento, trasformato adesso nell'"unica tragedia" dell'umanità.

Marco D'Eramo: L'America militarizzata

È la militarizzazione degli Stati uniti il dato più inquietante che emerge dalle due conventions di quest'anno. Militarizzazione vuol dire che sia la democratica, sia - e tanto più - la repubblicana hanno giocato sul tema della "patria in pericolo".

Marco D'Eramo: Una convention dell'altro mondo

"Tutti noi viviamo in un mondo più tranquillo, grazie a Bush": è solo un esempio del festival delle menzogne repubblicano. Chiuso dal discorso inconsistente del presidente, un vero flop, che ha risollevato le speranze di sloggiarlo dalla Casa bianca.

Marco D'Eramo: La “Convention repubblicana. Il mastino Cheney spiega il mondo irreale di George W.

George W. Bush mi ha infine convertito sulla via di Penn Station: il male esiste e io l'ho visto in faccia mercoledì sera. Si chiama Richard (Dick) Cheney ed è di fatto il vero presidente degli Stati uniti, anche se di nome è solo vicepresidente.

Marco D'Eramo: La “Convention” repubblicana. Compassione e ultradestra, tocca a Bush

Fioccano gli arresti dei dimostranti a New York, ma alla convention del Madison Square Garden va in scena la faccia solidale dei repubblicani. E le delegazioni girano la città dipingendo scuole e ripulendo i parchi.

Marco D'Eramo: La "Convention" repubblicana. New York, il capitale a congresso

La "Convention" nazionale repubblicana. Un evento generosamente finanziato dalle grandi corporation, grate all'amministrazione "che più ha fatto per noi"

Marco D'Eramo: la “Convention” repubblicana. Il podio dei falchi

La seconda giornata della convention repubblicana dà la parola a Schwarzenegger. Un contentino per i liberal, mentre la destra domina.

Marco D'Eramo: La "Convention" repubblicana. Critical Mass contro Bush. Aria di scontri

Attesi a New York 250.000 manifestanti che invaderanno la città per protestare contro la Convention repubblicana. Ieri un corteo di ciclisti ha bloccato il traffico. Raffica di arresti.

Marco D'Eramo: Il terreno degli altri

Un'America più forte e più sicura, ci ha promesso ancora, e ancora - fino al discorso di John Kerry e fino alla nausea - la convenzione democratica.

Marco D'Eramo: Kerry, la sfida dell'America molto perbene

Si è chiusa a Boston, con il discorso del candidato alla Casa bianca, la Convention democratica. Un appuntamento organizzato sui tempi televisivi e costruito per sottrarre a Bush l'elettorato incerto.

Marco D'Eramo: Il candidato civettuolo

Civettuolo assai il candidato alla vicepresidenza degli Stati uniti, John Edwards, nel suo discorso di accettazione dell'investitura.

Marco D'Eramo: Boston incorona Kerry e Edwards

Con il discorso del candidato anti-Bush si è chiusa la convention dei democratici. Uno schieramento in cui resta rilevante il peso delle minoranze (neri, asiatici, ispanici), delle donne, dei dipendenti pubblici e del lavoratori sindacalizzati.

Marco D'Eramo: L'uomo dell'apparato

Regista e raccoglitore di fondi: come Terry Mcauliffe governa il partito democratico.

Marco D'Eramo: Che forti, questi americani

A stronger America È la linea d'attacco scelta dai democratici, illustrata da Bill Clinton con la sua usuale ironia: Bush "lascia l'America peggio di come l'ha trovata", "ha messo in crisi l'impero americano, all'interno e all'estero".

Marco D'Eramo: La Convention degli strappi

Il vero problema dei democratici è mobilitare l'elettorato e ricucire la spaccatura tra la sensibilità dei militanti di base e le decisioni politiche del vertice.

Marco D'Eramo: Un vice in pannolini

Usa. Si avvicinano le presidenziali di novembre e Kerry sceglie il suo partner. John Edwards, al suo primo mandato senatoriale, è il candidato democratico alla vicepresidenza.

Marco D'Eramo: La svolta

La svolta c'è, ed è vera. Ma non in Iraq e neanche alle Nazioni unite. No, la svolta avviene nell'opinione pubblica americana che finora era rimasta apatica, senza quasi reagire all'impressionante sequenza degli ultimi 80 giorni.

Marco D’Eramo: L'Italia vista dagli States. Una colonia

L'immagine del nostro paese è ancora quella degli immigrati e dei mafiosi. C'è un enorme gap tra quel che sono in realtà gli italo-americani e il ritratto che ne fanno l'industria dello spettacolo e il giornalismo statunitense.

Marco D'Eramo: Fuga da Miami, un gigante poverissimo

Dietro il luccichio della città globale sede di tante multinazionali, snodo delle crociere di lusso, si staglia il fantasma della miseria dei nuovi immigrati, molto diversi dagli oligarchi cubani fuggiti dal castrismo.

Marco D'Eramo: Gli strani signori di Miami

Multinazionali, politici, militari e narcos dirigono da qui le loro operazioni globali in tutto il continente latinoamericano. Cuba, Nicaragua e Colombia sono state "lavorate" da Miami attraverso l'utilizzo della borghesia ispanica anticastrista.

Marco D'Eramo: Fanatismo in pantofole. Uomini di dio, cantate e colpite

Viaggio a Pensacola (Florida), uno dei mille luoghi degli Stati Uniti dove i "tranquilli fanatici" dell'integralismo cristiano sono maggioranza. E sostengono George W. Bush.

Marco D'Eramo: Avvocati d'attacco. Come si dissangua il nemico razzista

Un'organizzazione di legali di Montgomery, nell'Alabama, sta facendo a pezzi con cause miliardarie i gruppi razzisti più virulenti e pericolosi del "Vecchio Sud" e di tutta l'America. E ha già subito decine di attentati.

Marco D'Eramo: Bianchi e neri nella città con le stellette

Viaggio a Columbus, città in cui dai campi di cotone con annessa filanda si è passati ai soldi del ministero della difesa. Una società che conserva quasi intatto il razzismo di un tempo. E nella memoria c'è ancora il genocidio dei pellerossa.

Marco D'Eramo: C'era una volta Americus

Un'idea radicale di comunismo comunitario Nel profondo Sud degli Usa resiste, tra mille difficoltà, un'esperienza religiosa che ha contribuito a cambiare i destini della convivenza razziale.

Marco D'Eramo: La lingua cherokee. L'alfabeto perduto di Sequoyah

Il nome dell'inventore dell'alfabeto cherokee ormai non è più legato alla sua lingua ma a un albero. Onorato post mortem dai governi Usa, Sequoyah non ha potuto impedire il genocidio della sua gente.

Marco D'Eramo: Nel regno di Coca Cola, la metropoli nel deserto

Ad Atlanta si concentra metà della popolazione della Georgia ed è sede di nomi-simbolo dell’America, dalla Cnn alla Delta Airways. È una città nera, tollerante e progressista, in contrasto con lo stato cui appartiene ma il suo modello vincente è in crisi.

Marco D'Eramo: Sette milioni di prigionieri. Stati Uniti a stelle e sbarre

Tanti sono negli Usa. Oltre due milioni nelle varie carceri federali, statali, distrettuali e minorili, gli altri in libertà condizionata. Situazione insostenibile anche economicamente.

Marco D'Eramo: Viaggio nel nuovo sud Usa. Le università d'élite per la borghesia nera.

I college per soli neri sono gli eredi delle scuole segregate, incostituzionali negli Usa dopo il 1954. Restano in piedi perché ormai fanno comodo soprattutto agli stessi neri. I tre quarti degli allievi sono ragazze: per i ragazzi spesso c’è il carcere.

Marco D'Eramo: Torture in Iraq. Imbarazzo su tutti i fronti

Torture in Iraq: Bush ha detto alle tv arabe che "la democrazia non è perfetta, ma almeno questi abusi si scoprono e vengono puniti mentre le torture di Saddam erano segrete e continuate". E queste sarebbero le "scuse" che ha offerto al mondo arabo!

Marco D'Eramo: Benvenuti tutti al Cherokee Casino

Ogni anno nell' Harrah's Cherokee Casino entrano 3 milioni 450 mila giocatori, quasi tutti anziani. E' il più grande datore di lavoro di questa parte dello stato, con 1.700 dipendenti.

Marco D'Eramo: In quella valle c'era il New Deal

La Tennessee Valley Authority, il più importante esempio mondiale di opere pubbliche multifunzione, dopo 70 anni è ancora viva e non privatizzata. Ma non è più tanto benefica.

Marco D'Eramo: Scandalo a stelle e strisce

Divampa la polemica sulle foto delle bare dei militari caduti in Iraq: il Dipartimento della difesa aveva vietato di diffonderle. Ma di fronte a un ricorso ha dovuto consegnarle, in osservanza alla legge sulla libertà d'informazione.

Marco D'Eramo: Il paese del caporalato postmoderno

Perché la Bmw ha aperto uno stabilimento in South Carolina, e perché tante aziende straniere l'hanno seguita? Sgravi fiscali, infrastrutture gratis, norme sfavorevoli al sindacato: gli stati del sud si contendono gli investimenti a colpi di incentivi.

Marco D'Eramo: Il paese del caporalato postmoderno

Sgravi fiscali, infrastrutture gratis, norme sfavorevoli al sindacato: gli stati del sud si contendono gli investimenti stranieri a colpi di incentivi. Così tagliano i servizi sociali, si indebitano, si strangolano.

Marco D'Eramo: Storia di Kamau. Una vita da nero in South Carolina

La storia di Robert John Lewis, discendente di schiavi, che suo nonno ribattezzò a 14 anni con un nome swahili: nove anni prigione da innocente per sequestro e stupro. In South Carolina non c'è praticamente maschio nero che non sia mai stato arrestato.

Marco D'Eramo: New South, la storia s'è fermata a Charleston

Prima in Francia i Nouveaux Philosophes, poi negli Usa i New Democrats, poi in Gran Bretagna il New Labour. Adesso tutti straparlano del New South che detta la sua legge e i suoi valori al resto degli States. Viaggio nel sud degli Usa/ prima puntata.

Marco D'Eramo: Il silenzio della paralisi

L'attesissima testimonianza di Condoleezza Rice si è rivelata una montagna che non ha partorito nemmeno un topolino: ha scaricato su Fbi e Cia tutte le responsabilità per la mancata prevenzione degli attentati dell'11 settembre.

Marco D'Eramo: Islam, gli espedienti del desiderio

Orfi è la versione egiziana del «matrimonio temporaneo», un concetto ideato - e una pratica diffusa - solo nell'Islam e ora dilagante di fronte al fondamentalismo.

Marco D'Eramo: Quei bestseller che vanno da dio

Sei milione di copie per «Il codice Da Vinci», thrillerone cristiano finto-storico e anticattolico: è boom dell'apocalittico.

Marco D'Eramo: Dacci oggi il nostro rischio quotidiano

Immedesimazione, non come l'11 settembre, e ripetibilità della strage: le bombe di Madrid hanno modificato la percezione del "terrorismo di massa", rendendolo un elemento di rischio del nostro vivere quotidiano.

Marco D'Eramo: Dal Tigri al Caribe

L'ombra di Papa Doc si staglia funesta dietro i marines americani che per l'ennesima volta rioccupano Haiti. Il primo sbarco era avvenuto nel 1915. Adesso come allora, Washington promette democrazia e prosperità.

Marco D'Eramo: La febbre Hispaniola

Due secoli esatti dopo la sua indipendenza (la prima dell'America latina), Haiti è di nuovo in piena guerra civile, e forse alla vigilia del suo trentunesimo golpe.

Marco D'Eramo: Il candidato al Plasmon

Due foto campeggiano nel suo ufficio del Senato: in una appare insieme a John Lennon, in una manifestazione contro la guerra in Vietnam; nell'altra, fine anni `60, è ripreso, in tutto il suo metro e 90 cm, in tenuta mimetica nel Delta del Mekong.

Marco D'Eramo: I sassolini del cardinale Joos

Il parroco belga Gustaaf Joos è uno degli ultimi cardinali nominati da Wojtyla. Ma subito se la prende con ebrei e massoni. Ed è scandalo.

Marco D'Eramo: Mondo Bush

Inquietante il discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dal presidente degli Stati uniti George W. Bush con atteggiamenti da «comandante in capo», da Napoleone un po' damerino.

Marco D'Eramo: L'impronta del terrore

Dal 5 gennaio, gli Stati uniti rilevano le impronte digitali agli stranieri che entrano nel paese. Ma un giudice brasiliano ordina che stesso trattamento sia riservato agli statunitensi. Ed è subito crisi diplomatica.

Marco D'Eramo: Hercule Poirot non abita più qui

C'è da chiedersi perché per la loro nuova bella schedatura, gli Stati uniti usino ancora le impronte digitali, che sono una tecnologia vecchiotta, per non dire superata dalle impronte della retina o dal prelievo del Dna.

Marco D’Eramo: Orfano del rais

La cattura di Saddam costituisce quindi un fattore di verità per capire se quelli che gli americani hanno incontrato nell'instaurare una «prospera democrazia in Medio oriente».

Marco D'Eramo: Le guerre Usa la fine della storia

Terza e ultima puntata della cronologia degli interventi militari compiuti dagli Stati uniti dal 1798 al 1945. In tutto 168 azioni, tra autorizzate e non, che forniscono una diversa lettura della storia americana.

Marco D'Eramo: L'incognita Nader sulla sinistra Usa

Ralph Nader si candiderà di nuovo alle presidenziali Usa? Il fondatore di Public Citizen ed esponente del Partito Verde, già due volte in corsa per la Casa Bianca (senza mai superare la soglia del 5% dei voti), annuncerà una decisione per gennaio.

Marco D'Eramo: Guerre Usa, la storia continua

La seconda puntata del lungo elenco degli interventi americani all'estero. Così come elencati da Dean Rusk, segretario di Stato di John F. Kennedy, davanti al Congresso degli Stati uniti nel 1962.

Marco D'Eramo: L'America nel tunnel dei neocons

L'amministrazione Bush «ha spostato il paese fuori dal centro, verso una posizione conservatrice radicale», dice John Podesta, già capo dello staff della Casa Bianca con Clinton. I democratici puntano sui think tank per contrastare i «neoconservatori».

Marco D'Eramo: «Bush contro i diritti civili»

Il Patriot Act ha introdotto diverse restrizioni, prima di tutto verso gli stranieri. Una misura che mostra l'intenzione di Bush di estendere il proprio controllo sulla vita pubblica. Parla David Cole, professore di diritto e avvocato volontario.

Marco D'Eramo: Ripresa con declino per l'economia Usa

Intervista a Doug Henwood, fondatore del "Left Business Observer", primo bollettino finanziario di sinistra, sguardo non convenzionale. onostante gli ultimi dati positivi, la situazione resta di debolezza, simile a quella degli anni '70.

Marco D'Eramo: In trappola

Ciò di cui gli Stati uniti avrebbero bisogno è una bella dittatura, stavolta filoamericana, ma questa soluzione è impresentabile alla comunità internazionale: e Washington sta constatando che l'unilateralismo è molto costoso, in dollari e in vite.

Marco D’Eramo: La forza del dollaro debole

Incontro con John Snow, segretario al tesoro di Bush. «L'economia Usa sta ripartendo, creeremo due milioni di posti di lavoro». Sulla politica di svalutazione della valuta americana: «non vogliamo una moneta debole, ma flessibile».

Marco D'Eramo: Capogang

California. Così l'(ex) governatore Gray Davis è stato cacciato letteralmente a furor di popolo ed Arnold Schwarzenegger ha non vinto, ma trionfato.

Marco D’Eramo: Piccole guerre crescono

Nel 1899 gli Stati uniti vinsero la guerra contro gli indipendentisti filippini. Ma la guerriglia durò anni e causò 4.000 morti, 3.000 feriti tra le truppe Usa che uccisero 16.000 insorti e 200.000 civili. E il paragone con il presente non finisce qui.

Marco D’Eramo: Pellegrini per caso

Il Cammino per Santiago di Compostela, in Galizia, era rimasto abbandonato, ora folle di pellegrini ricominciano marciare per i 1.600 km. Il pellegrinaggio, l’enigma di una pratica comune a quasi tutte le religioni umane (tranne una: la Riforma).

Marco D’Eramo: Mercante d’armi, e di gladioli

Storia di Victor Bout, uno dei più potenti mercanti di cannoni al mondo. Figlio del dopoguerra fredda, il suo percorso esemplare passa da Massud a Mobuto, a Savimbi, ai taleban, a Taylor, ma con solidi agganci con l’ex Kgb e la Cia.

Marco D’Eramo: Un’ondata travolgente di ostalgia

Dilagano a Berlino film, libri, trasmissioni tv sulla Germania est: è «l’ostalgia». Ma in tutto l’est europeo affiora un rimpianto del comunismo studiato in libri e convegni.

Marco D'Eramo: Da città d'arte a Disneytown

Per fatturato, indotto, occupazione (e inquinamento) il turismo è diventato la maggiore industria del mondo. Per molte città è ormai la sola fonte di reddito. Ma le città che vivono di solo turismo ne muoiono anche.

Marco D'Eramo: Piccole guerre crescono

Nel 1899 gli Stati uniti vinsero a man bassa la guerra contro gli indipendentisti filippini. Ma la guerriglia durò anni e causò 4.000 morti, 3.000 feriti tra le truppe Usa che uccisero 16.000 insorti e 200.000 civili.

Marco D'Eramo: Per qualche sorso di euro in più

Da risorsa indispensabile alla vita, l'acqua è diventata merce su cui lucrare e gli acquedotti pubblici sono dati in appalto a mega imprese private che tagliano la fornitura ai poveri, rincarano bollette, provocano epidemie e suscitano rivolte.

Marco D’Eramo: Le misteriose migrazioni dei bipedi spellicciati

Da circa due secoli oceaniche masse di umani compiono annuali migrazioni in quella stretta striscia dove le coste lambiscono i mari. In nessuna civiltà era stato considerato salubre mettersi a mollo al mare ed esporsi al sole fino a tostarsi.

Marco D'Eramo: I trovatelli dell'impero

Negli Stati uniti 600.000 bambini sono in custodia. In dieci anni il loro numero è cresciuto del 50%, e sono sempre più neri e ispanici. E 100.000 di loro sono chiusi in orfanotrofi, da cui scappano.

Marco D'Eramo: Capelli biondi, vita da neri

Da un mese il Sudafrica è scosso dalla vicenda di Happy Sindane, del ragazzo allevato da neri che dice di essere bianco e forse è meticcio. Le infelicità prodotte dal furore identitario nella vita di un adolescente traversato dalla frontiera del colore.

Marco D'Eramo: Tristi mutande frugando nella e-spazzatura

Dall'analisi statistica della e-mail indesiderata si delinea l'immagine di una società ossessionata solo dal denaro, dai debiti e dal sesso. Una società ansiosa e incerta sulla virilità.

Marco D'Eramo: Le armi d'intossicazione di massa

Dove sono le «pistole fumanti» di Saddam? La guerra è finita ma ancora non si trovano.

Marco D'Eramo: Il secolo del bipensiero

George Orwell nasceva cento anni fa: immaginò un totalitarismo misero. Ma nel benessere sotto sorveglianza in cui viviamo oggi, il Grande Fratello è uno show televisivo.

Marco D'Eramo: La verità sulla soldata Jessica

Il suo salvataggio «dai torturatori iracheni» aveva commosso l'America e il mondo. Ma ora si scopre che fu tutta una montatura allestita dal Pentagono per dare un volto umano a una guerra che si stava trascinando.

Marco D'Eramo: La guerra delle streghe bambine

Nella sola Kinshasa, capitale del Congo, sono oltre trentamila i bambini senza casa e costretti a vivere nella miseria. Molti di loro sono accusati di stregoneria e per questo messi in prigione o uccisi.

Marco D'Eramo: I sans culottes alieni di oggi

Più pietà che rabbia nello spettacolo messo in scena dalla compagnia di Ariane Mnouchkine alla Cartoucherie di Vincennes. Ma l'intreccio di voci «straniere» dei rifugiati e profughi diventa struggente melodia.

Marco D’Eramo: Padre Pio, l’'italiano più importante del XX secolo

‟L'italiano più importante del XX secolo è stato senza dubbio Francesco Forgione, detto padre Pio di Pietrelcina…” Un articolo esaustivo sulla figura di padre Pio.

Marco D'Eramo: La massaia di Baghdad

La guerra contro l'Iraq è già costata agli Stati uniti molto più di quanto il petrolio iracheno potrà dare nei prossimi anni. Chi pagherà la differenza?

Marco D'Eramo: Uno specchio Usa e l'Europa è bella

Di fronte agli altri, gli americani si sentono «nice guys», bravi ragazzi. Ma ora accade che anche noi europei cominciamo a sentirci «nice guys» quando ci guardiamo nello specchio americano...

Marco D'Eramo: Il contagio

Propagata nel mondo da una micidiale combinazione di tirannide e globalizzazione, la «polmonite atipica», ovvero Sars (Severe acute repiratory syndrome), è il prototipo del «nuovo ordine biologico mondiale».

Marco D'Eramo: «Gli Usa? Un mito sgonfiato»

Il Tigri visto dalla Senna/1: intervista a Emmanuel Todd, storico e antropologo francese, convinto assertore della tesi del declino dell'impero americano.

Marco D'Eramo: Il dilemma Usa: essere legge o farla

Il Tigri visto dalla Senna/3: Michel Rocard, ex enfant terrible della sinistra francese che con Washington ha trattato a tu per tu...

Marco D'Eramo: «Ma gli Usa si autointossicano»

Il Tigri visto dalla Senna/2: Parla Alain Joxe Intervista al maggiore esperto francese (non militare) di studi strategici. Gli errori Usa «Gli americani credevano che con la Turchia fosse uno scherzo, hanno dovuto aspettare i rinforzi, per il dopoguerra».

Marco D'Eramo: L'amaro calice di Mr. Blair

Tutta cemento grigio e vetri riflettenti, la sede del Financial Times si erge sulla riva sud del Tamigi, subito dopo il ponte Southwark, arrivando dalla City.

Marco D'Eramo: Giovani leoni contro Blair

Sono gli studenti il motore delle grandi manifestazioni pacifiste nel Regno unito. Sanno trattare con i poliziotti e dare scacco alla Bbc. E c'è chi azzarda: buon segno, l'impegno politico è tornato di moda.

Marco D'Eramo: La rivolta degli ultimi bianchi

L'Iraq e le tre anime del Labour. Dall'appoggio incondizionato a Tony Blair e alle scelte del governo britannico all'autorizzazione del conflitto solo sotto l'egida delle Nazioni unite. Ma c'è anche chi continua a schierarsi apertamente contro la guerra.

Marco D'eramo: Caccia al gay nel basso Nilo

In Egitto sono centinaia gli omosessuali arrestati e condannati. La tradizionale tolleranza dell'Islam è finita davanti alle rivendicazioni dell'orgoglio gay. La persecuzione serve ai regimi laici per tenere buoni i fondamentalismi.

Marco D'Eramo: Cola war, il frizzante della guerra

Tra i musulmani delle città europee furoreggia la Mecca cola, rivale della più nota bevanda gassata. Un esempio del boicottaggio contro i prodotti usa che non esclude il mondo dell'informazione.

Marco D'Eramo: Suburbs. Questo è il sogno americano

Quando si parla di "sogno americano", pochi europei sanno che consiste solo in una casetta unifamiliare di proprietà col praticello e l'automobile davanti: tutto qui.

Marco D'Eramo: Un paese collaterale

La guerra degli Stati uniti all'Iraq finirà col far sentire i suoi effetti pesanti anche sull'India. Impauriti dall'imminenza del conflitto, milioni di immigrati indiani potrebbero infatti decidere di rientrare nel loro paese.

Marco D'Eramo: La guerra come dottrina

La «dottrina Bush» non è altro che il proseguimento, un po' isterico, della tradizione americana. Che nel mondo globalizzato ed economicamente «ristretto» sconvolge gli assetti internazionali, soprattutto tra le due sponde dell'Atlantico.

Marco D'Eramo: Stufo

Bush il giovane è stufo. Che sia stufo di Saddam lo si può pure capire: «Ha cercato di ammazzare il mio babbo», spiega. Però è stufo anche di Schröder in Germania che si oppone alle sue guerre preventive - peccato che per il momento non può detronizzarlo.

Marco D'Eramo: Gli spacciatori di quadricipiti

Anabolizzanti, pro-ormoni, creatina, integratori... Si chiama «merda» il complesso di fiale e pasticche dei maggiorati americani, si vende in palestra e fuori. Esplosi nei reaganiani anni `80, steroidi e affini sono ora sul web. In offerta speciale.

Marco D'Eramo: Mozambico, giallo di stato

Si è riaperto a Maputo, in diretta tv, il processo per l'uccisione due anni fa del giornalista e leader della sinistra Carlos Cardoso. Coinvolto anche il figlio dell'attuale presidente Chissano.

Marco D'Eramo: Vero o falso

Dopo il dottor Antinori in Italia e un laboratorio commerciale in Kentucky, anche il laboratorio dei raëliti, una setta religiosa canadese, ha comunicato il parto del primo clone umano della storia. La notizia forse è falsa, ma...

Marco D'Eramo: Come fare fallimento e diventare più ricchi di prima

Liquidazioni da brivido per fare fagotto, così i top manager americani più voraci hanno sfruttato la crisi delle loro stesse aziende.

Marco D'Eramo: La musa della tribù bianca

Orania (Sud Africa) ha 670 abitanti. E' una «città privata» con la sua scuola, la sua milizia e la sua lingua, un bantustan per bianchi dove i razzisti si sono rinchiusi.

Marco D'Eramo: Malattie rare in offerta speciale

Ansia generica o sociale, disordine da stress post traumatico, shopping compulsivo: le multinazionali del farmaco inventano nuove sindromi per vecchie medicine. Un sistema geniale per fare affari.

Marco D'Eramo: E' necessario l'hamburger post-moderno

Da equivalente universale dell'economia, come la moneta per Marx, a prodotto-spazzatura in calo verticale consumo, di prezzo, di significato. Il Big Mac è un mito in crisi.

Marco D'Eramo: Giustizia in campus

Condannati a morte e poi in libertà dopo il lavoro investigativo di studenti, docenti universitari e la collaborazione di noti scrittori di «legal thriller». Accade a Chicago, nella scuola di legge della Northwestern university.

Marco D'Eramo: La Pantera ora vive fra le gang

Black Panther negli anni delle rivolte, oggi Michel Zinzun vive nel South Side delle bande: «Vedi stelle e strisce da queste parti? Qui da noi, dell'11 settembre non ci frega niente». Marco D’Eramo lo ha intervistato.

Marco D'Eramo: Com'è al verde la mia Valley

La batosta della Silicon Valley, culla della new economy Dall'inizio della crisi 1.200 aziende chiuse o assorbite, centomila posti di lavoro persi, mille miliardi di dollari bruciati in borsa, strade e ristoranti spopolati, affitti crollati…

Marco D'Eramo: Ho fatto strike e ora sto all'ergastolo

Uno rubò cinque video, l'altro tre mazze da golf: decenni di galera. E' la legge dei «three strikes»: come nel baseball, tre colpi (tre reati) e sei fuori. E' giusto? Lo dirà la Corte suprema.

Marco D'Eramo: America batte resto del mondo 15 a 0

Per i media americani il risultato all'Onu è «una grande vittoria». Ma il paese non si scalda per la guerra.

Marco D'Eramo: Senza freni

Da ieri, e per almeno i prossimi due anni, il mondo è un posto più difficile da vivere. E sono state poche migliaia di elettori in Missouri e in Minnesota che ce lo hanno reso più ostico. […]

Marco D'Eramo: George Bush prende tutto

I repubblicani conquistano la Camera e il Senato. Storica vittoria del presidente nelle elezioni di midterm americane. Comincia la notte dei lunghi coltelli nei democratici, che però limitano i danni nella gara per i governatori.

Marco D'Eramo: Avvocati nei seggi, gli Usa votano

Oggi, con i risultati delle elezioni di "midterm", la Federal Reserve soccorre l'economia e taglia il tasso d'interesse.

Marco D'Eramo: Terminator a Los Angeles

Solo un nuovo Reagan potrebbe risollevare le sorti dei repubblicani in California, stato dove tutte le cariche sono in mano democratica. Ma Schwarzenegger non è pronto e i californiani pensano più al duello tra gli Angels e i Giants.

Marco D'Eramo: Bush ce le suona, parola di lobbista

I democratici: Quattro cariche sono in bilico. Ma neri e latinos votano poco, i verdi sono forti e i candidati sono molto, molto conservatori.

Marco D'Eramo: I «democratici» gringos del Rio Grande

Midterm 2002 - Texas/ Si vota a Laredo, ponte tra il terzo mondo e il primo. In mezzo scorre il fiume Tremila camion ogni giorno portano pezzi in Messico e riportano prodotti finiti negli Usa: c'è ricchezza per tutti, basta non formalizzarsi.

Marco D'Eramo: Brown-black, sfida nella tana di Bush

Houston è una roccaforte repubblicana che rischia grosso. Il 62% degli abitanti sono neri o latinos, solo il 30% bianchi.

Marco D'Eramo: La fuga dei camici bianchi

Africa addio! Medici e infermieri lasciano gli ospedali d'Africa per i paesi sviluppati. In cerca di stipendi e condizioni di vita migliori. Si tratta di nuovi "olocausti tardovittoriani"?

Marco D'Eramo: Il cavaliere della motosega

Nessuna delle foreste nazionali degli Stati Uniti merita una vera protezione ambientale. Lo ha deciso il presidente George W. Bush: ormai è possibile tagliare gli alberi secolari, costruire nei parchi strade a servizio dei taglialegna.

Marco D'Eramo: America, i neri del Corano

Milioni di diseredati dei ghetti e delle prigioni sono diventati musulmani e sono stati riplasmati dall'ideologia della Nation of Islam di Farrakhan, la più combattiva organizzazione degli islamici afroamericani.

Marco D'Eramo: Cappa e toga per le spie

Nonostante il fallimento delle agenzie di informazione americane, Cia Fbi e Nsa, crescono i finanziamenti statali all'intelligence. E crescono vertiginosamente anche le richieste di assunzione delle aspiranti spie, soprattutto nelle università.

Marco D'Eramo: L'impossibilità di essere arabi

Angariati, maltrattati, persino uccisi. La dura vita degli islamici dopo l'11 settembre. Arabo? Licenziato Tra gli 8 milioni di musulmani sono gli arabi i più discriminati. Molti hanno chiesto di cambiare nome, per americanizzarlo.

Marco D'Eramo: Vinta la guerra perdiamo la pace

La guerra in Iraq è frutto del «militarismo ideologico» di Bush. Ma una parte della sinistra è per interventi a «difesa dei diritti umani» nel mondo. Intervista a Michael Walzer, figura eminente della filosofia politica americana.

Marco D'Eramo: Le fanfare e il silenzio

Un'America divisa ricorda il dramma di un anno fa. Quella ufficiale con la retorica patriottarda. Ma nel paese reale e soprattutto a New York si si respira l'insofferenza per i paroloni, la sazietà per il dolore esibito, una sofferenza irrisolta.

Marco D'Eramo: Cambia la strega, continua la caccia

Stati uniti un anno dopo. Il copione è cambiato. Nei film i marziani «sovietici» degli anni `50 ora hanno la pelle scura, non lasciano tracce e sono inafferrabili. Nel paese leggi incredibili permettono intercettazioni, controlli, arresti.

Marco D'Eramo: I sionisti evangelici

Crescono negli Stati uniti i fondamentalisti evangelici, zoccolo elettorale di Bush. La cui posizione rispetto agli arabi e agli ebrei è radicalmente mutata. Ieri violentemente antisemita, oggi è violentemente antislamica e ferventemente sionista.

Marco D'Eramo: Principi di guerra

Il patriottismo è l'ultimo rifugio dei mascalzoni. Mai questa massima anglosassone risuonerà più vera di mercoledì, quando Bush parlerà nell'anniversario dell'11 settembre.

Marco D'Eramo: La strategia della diversione

La recessione, per la prima volta in dieci anni, ha colpito duramente le famiglie americane. E gli scandali economici hanno abbattuto il mito delle stock option. Cresce il disorientamento. Per sbaragliarlo, Bush conta sull'intervento in Iraq…

Marco D'Eramo: L'arrogante fragilità

Il governo americano si sta facendo sempre più nemici, all'interno e all'estero. E l'apparato di propaganda cela quel che l'11 settembre mostrava, l'antipatia e la vulnerabilità degli Usa. Fino a quando?

Marco D'Eramo: La nuova Roma. Americana

L'impero «informale» degli Stati uniti produce contraccolpi e boomerang inattesi. Come quello dell'11 settembre, che ne mostrano la fragilità.

Marco D'Eramo: A scuola con le pillole

Iperattivi. Più di quattro milioni di bambini americani sarebbero affetti da Adhd, «disordine di attenzione per iperattività». Che si cura con stimolanti e antidepressivi, Prozac e Ritalin. Psicofarmaci che possono dare assuefazione.

Marco D'Eramo: Il continente da modificare

Gli Ogm in Africa. Gli Usa vogliono esportare nel «continente nero» i cereali geneticamente modificati: per aiutare gli africani o le multinazionali?

Marco D'Eramo: Il pianeta in bottiglia

L'acqua minerale trionfa a tavola. Probabilmente non è né più sana, né più buona di quella del rubinetto. Sicuramente è un grande affare.

Marco D'Eramo: L'era romantica della matematica

Può la matematica essere romantica? Nell'800 furono proprio i filosofi razionalisti a polemizzare con l'illuminismo che aveva un'idea ristretta della ragione. In cerca di rigore e di assoluto fu Niels Kenrik Abel, matematico norvegese nato 200 anni fa.

Marco D'Eramo: Così una canzone infiammò il nuovo Sudafrica

Mbongeni Ngema, artista anti apartheid, canta contro gli indiani d'Africa. La storia dei lavoratori "importati" dagli inglesi, discriminati e sfruttati, finisce con l'accusa di opprimere i neri.

Marco D'Eramo: I best seller dell'Apocalisse

Milioni di copie vendute, milioni di dollari in anticipi sui diritti: negli Usa va a mille l'editoria «religiosa», dai volumi sulla fine del mondo a quelli su come curarsi la prostata seguendo la Bibbia.

Il prode samurai contro il barbaro fuurigan

«Mamma, gli inglesi». Fobie e isterie giapponesi contro i tifosi. Esercitazioni apposite di polizia, carceri ristrutturate, giudici precettati... Finora però della «calata degli hooligans» non c'è alcuna traccia.

Marco D'Eramo: La seppiocrazia delle Falkland

Vent'anni fa la guerra delle Falkland-Malvinas. Che, ironia della storia, ha portato al boom economico. Grazie a calamari e seppie che i falklandesi, protetti dalla marina britannica, oggi pescano in esclusiva.

Marco D'Eramo: Il dimenticato re dei diamanti

Imbarazzo per il centenario della morte di Cecil Rhodes, simbolo del colonialismo britannico in Africa che conquistò terra, oro, diamanti. Di lui non resta che la grande corporation De Beers.